Si avvicinano le elezioni politiche ed anche a Bologna, come in altre città italiane, sono state rafforzate le misure di sicurezza anti-terrorismo, con particolare attenzione ai luoghi di aggregazione e agli obbiettivi ‘sensibili’;nel capoluogo emiliano è aumentata la sorveglianza alla Basilica di San Petronio, dove si trova l’affresco quattrocentesco di Giovanni da Modena che illustra una scena del XXVIII canto dell’Inferno di Dante, in cui Maometto è all’inferno.
La sorveglianza sulla chiesa, ma anche su altri possibili obbiettivi in città, è stata potenziata dopo un’informativa che sarebbe arrivata nei giorni scorsi in Prefettura dal Ministero dell’Interno.
I timori nascerebbero da alcune rivelazioni fatte da un nordafricano arrestato mesi fa in Grecia, che avrebbe parlato di un possibile attentato del GSPC (Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento) in una chiesa di un’importante città del centro-nord Italia.
Poliziotti e carabinieri, sia in divisa che in borghese, tengono dunque sott’occhio giorno e notte gli ingressi della Basilica; oltre a San Petronio, il dispositivo di vigilanza sarebbe stato aumentato anche in altri luoghi della città: dalla Sinagoga ai principali monumenti, fino ad alcuni luoghi di forte aggregazione, come multisala e centri commerciali.