Dietro al raid vandalico compiuto domenica sera all’interno del bar Matai Cafè di Cadelbosco Sopra, potrebbe esserci una ritorsione nei confronti dell’esercente legata alla perdita di danaro ai videopoker da parte di due dei cinque cittadini cinesi che hanno fatto irruzione prendendo a martellate arredi, videopoker e frigorifero del bar. E’ una forte ipotesi al vaglio dei carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra che grazie anche all’analisi dei filmati del sistema di videosorveglianza del bar e di quello comunale potrebbero presto assicurare alla giustizia i cinque responsabili dei fatti chiamai a rispondere del reato di danneggiamento aggravato.
Secondo la ricostruzione investigativa operata dai carabinieri di Cadelbosco Sopra, 5 cittadini cinesi, poco prima delle 22,00 di domenica 22 gennaio 2017, entravano all’interno del bar Matai Cafè ubicato in Piazza XXV Aprile di Cadelbosco Sopra ancora aperto al pubblico. Due dei cinque, sotto gli occhi compiaciuti dei restanti 3 componenti il gruppo, armati di martello incominciavano a danneggiare il frigorifero, la macchina da caffè e 6 videopoker per poi allontanarsi a bordo di due autovetture prima dell’arrivo dei carabinieri. I militari della stazione di Cadelbosco Sopra giunti sul posto accertavano che due dei cinque cittadini cinesi fuggiti dopo il raid vandalico, nel pomeriggio precedente avevano giocato e perso danaro in una slot e finiti i soldi pretendevano che in quella macchinetta (per il calcolo delle probabilità di vincita) non giocasse nessun’altro se non loro quando sarebbero tornati. Una richiesta che non poteva essere esaudita e che ha evidenziato la contrarietà dei clienti allontanatisi per poi tornare e sfasciare il bar. Da qui l’ipotesi investigativa della ritorsione all’esatto vaglio dei militari che contano di identificare a breve i responsabili del raid vandalico immortalati dalle telecamere.