Nei giorni scorsi le polizie provinciali di Bologna e Prato, con un’operazione congiunta, hanno fermato due bracconieri all’interno del parco regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone, in una località nel comune di Camugnano.
I due cacciatori di frodo dovranno rispondere dei reati di introduzione di armi senza autorizzazione ed esercizio venatorio nel Parco, porto abusivo di armi proprie non da sparo e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere.
Gli accertamenti sono scattati dopo una segnalazione.
Uno dei cacciatori era armato di fucile e portava anche una baionetta militare non denunciata. Inoltre, durante la perquisizione, gli agenti hanno scoperto anche munizioni non denunciate.
Nell’abitazione di uno dei due cacciatori toscani, a San Quirico di Vernio, la polizia provinciale, con il coordinamento del procuratore della Repubblica, ha trovato diverse centinaia di cartucce da pistola non denunciate, oltre cento munizioni da pistola e da carabina detenute oltre il limite consentito e una serie di cartucce di provenienza militare.
Gli interventi delle due polizie provinciali di Bologna e Prato sono state coordinate rispettivamente dalla comandante Maria Rosaria Sannino e dal comandante Maurizio Trusendi.
Le due persone sono state denunciate alla Procura di Bologna per esercizio di caccia in parco regionale e a Prato per la detenzione illecita di armi e munizioni.
L’operazione rafforza la collaborazione esistente fra le due polizie sulle modalità di intervento nelle zone di confine, che ormai dura da diverso tempo e che ha già visto una serie di interventi portati a termine con successo.

