Riapre oggi al pubblico la Galleria Estense, dopo tre mesi di chiusura dovuta ai lavori per la realizzazione di un nuovo impianto di microclima e di revisione dell’allestimento.


L’allestimento, progettato dall’arch.Leone Pancaldi e da Amalia Mezzetti tra il 1968 e il 1975, era caratterizzato da un impianto rigoroso ed essenziale, era stato variamente modificato e alterato nel corso degli anni, con l’inserimento di altre opere, non sempre coerenti con i criteri museografici adottati in origine, per cui l’intero percorso espositivo aveva assunto un aspetto disordinato e disarmonico, determinato anche dalla presenza di supporti didascalici e di vetrine di fattura e colore diversi.

Inoltre, poiché da alcuni mesi, il servizio di biglietteria era stato affidato alla società che già gestiva la libreria degli istituti culturali del Comune al piano terra del Palazzo dei Musei, è stato possibile aumentare lo spazio espositivo della Pinacoteca allestendo anche la prima sala lasciata libera dall’ex biglietteria.

Si è colta l’opportunità della forzata e breve chiusura della Galleria dovuta ai lavori per il nuovo impianto di microclima, per revisionare l’allestimento della Pinacoteca al fine di conferirle un aspetto più accogliente alla luce della nuova filosofia che impronta la museologia attuale. Infatti, oggi il museo non è inteso soltanto come luogo di mera conservazione delle opere o di studio e meditazione per gli storici dell’arte, ma viene anche vissuto come luogo di incontro da un pubblico meno specialistico ma
non meno interessato alle attività didattiche e di promozione culturale dell’Istituto. Si è, dunque, cercato di raggiungere un difficile equilibrio tra l’architettura, spoglia e severa, immaginata dal progetto di Pancaldi, e l’esigenza di esporre un numero maggiore di opere ponendo attenzione ad evitare il rischio di un eccessivo sovraffollamento, nello sforzo di conciliare i criteri museografici degli anni ’70,
indirizzati a mettere in evidenza le opere più importanti, con l’idea attuale di museo come organismo vivo e emozionante.


In tale ottica si è, dunque, proceduto ad una parziale modifica dell’ordinamento espositivo che, da un lato, vede ritornare nuovamente il busto di Bernini nella seconda sala da vero protagonista dell’arte barocca europea e, d’altro canto, restituisce una maggiore visibilità ai due più eccelsi artisti del Cinquecento modenese e reggiano, Nicolò dell’Abate e Lelio Orsi; particolarmente curata è stata, inoltre, l’esposizione delle arti decorative e dell’oggettistica, sempre ammirata dai visitatori occasionali e, tra l’altro, tenuta in altissima considerazione dal collezionismo dei Duchi d’Este.


In questa nuova prospettiva di rimodulazione museografica non si poteva non intervenire anche sulla cornice ambientale della Galleria restituendo alle pareti una gamma di tinte che attenuassero l’aspetto freddo e asettico dell’architettura pancaldiana e nello stesso tempo dessero maggior risalto alle opere che si è provveduto a dotare di un’illuminazione più calda. Sono state revisionate le didascalie e sostituiti i supporti; e, soprattutto, si è tentato di armonizzare i vari arredi e di offrire al visitatore la possibilità di approfondire con nuovi pannelli didattici la storia della Galleria e delle singole opere.


L’ideazione del nuovo allestimento è del soprintendente reggente Maria Grazia Bernardini, che si è avvalsa della collaborazione di Daniela Ferriani, Nicoletta Giordani, Luigi Lazzari, Angelo Mazza, Giovanna Paolozzi Strozzi, e degli interventi dei restauratori esterni, Marta Galvan e Piero Tranchina.

Ha collaborato alla realizzazione dei lavori tutto lo staff della Soprintendenza, dagli impiegati (Nunzia Lanzetta, Domenico Federico, Anna Maria Piccinini, Francesco Gambadoro, Maria Antonietta Scazzi, Maria Grazia Silvestri, Antonello Lamberti, Gaetano Guida, Maria Luisa Nussio) agli addetti alla vigilanza, che hanno prestato il loro aiuto con grande disponibilità e competenza.



Le ditte che hanno eseguito i lavori sono state:

L’Arca, per movimentazione opere e allestimento
Necton Soc. Coop., per tinteggiatura
Ime. Impianti tecnologici, per sostituzione luci
Botta s.r.l., per la vetrina
Alessandra Bigi e Giulio Zavatta per i testi degli apparati didattici.



L’impianto di climatizzazione, risalente anch’esso agli anni 1968-75, revisionato già nel 1989, si trovava in pessimo stato di conservazione: si presentava, infatti, non più efficiente in molte zone della Galleria, privo di termoregolazione e con parti fortemente corrose. Nonostante la costante e dispendiosa manutenzione esso non garantiva, da tempo, il controllo dei parametri microclimatici indispensabili per una corretta conservazione delle opere, soprattutto dei dipinti su supporto ligneo, producendo non irrilevanti danni alle opere stesse. Di qui la necessità di ricorrere ad un nuovo impianto di climatizzazione dell’aria integrato con un moderno sistema di supervisione, telecontrollo ed allarme che evidenzierà in modo tempestivo eventuali anomalie.

Progettista e direttore dei lavori: ing. Andrea Biagione

Ditta: Franco Frozzi

Responsabile sicurezza: Mario Donati



In occasione della riapertura presentata anche una guida breve della Galleria rispondendo all’avvertita e crescente esigenza di dotare il visitatore di un
importante strumento di consultazione. La guida, redatta dalla soprintendente Maria Grazia Bernardini, si propone di introdurre il lettore alla comprensione dei grandi
capolavori della collezione, dalla pittura alla scultura, agli oggetti d’arte decorativa, agli strumenti musicali, patrimonio ricchissimo e diversificato delle antiche raccolte di Casa d’Este, corte raffinata e colta, tra le più prestigiose del nostro Rinascimento. La versione in inglese della guida è stata curata da Tris Bruce. Casa editrice: Silvana editoriale.


Nuovo sito web anche della Soprintendenza e Galleria Estense (www.galleriaestense.it), strumento oggi indispensabile per una corretta informazione, pubblicato a cura di Gaetano Ghiraldi e per la parte informatica, della sig.ra Teresa de Masi.



I lavori dell’impianto di climatizzazione, di revisione dell’allestimento e della guida sono stati finanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.



Hanno sostenuto l’iniziativa: la dott.ssa Maddalena Ragni, l’arch. Corrado Azzollini e la dott.ssa Emanuela Melloni della Direzione Regionale dell’Emilia Romagna e l’arch. Sabina Ferrari della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bologna.



La Galleria Estense è aperta, con ingresso GRATUITO al pubblico, oggi domenica 3 dicembre con visite guidate alle ore 10.30; 12.00; 16.00; 17.30.

La visita delle 17.30 sarà accompagnata dal Soprintendente Maria Grazia Bernardini.