Quello di Bologna è il distretto che spende di più per l’acquisizione dei tabulati telefonici: nel 2005 quasi 5 milioni, su un totale di 11 milioni e centomila destinati complessivamente al capitolo intercettazioni.
Il dato emerge dal documento sui costi delle intercettazioni, depositato in commissione Giustizia della Camera dai ‘tecnici’ di Largo Arenula.
Tutti gli altri distretti italiani spendono invece di più per il ‘noleggio degli apparati’, per l’affitto cioè degli apparecchi che consentono di sentire, direttamente nelle ‘sale d’ascolto’ delle procure, i contenuti delle conversazioni telefoniche trasmesse dai gestori telefonici.
Il distretto che spende meno in intercettazioni è invece Bolzano con ‘solo’ 534.203 euro. Nemmeno un centesimo del budget di Palermo: oltre 64 milioni di euro.
Seguito a ruota da Taranto, con 888.601 euro, sempre nel 2005.
Tra quelli invece che cominciano a risparmiare sui ‘controlli’ telefonici c’è il distretto di Roma, che nel 2003 destinava a questo capitolo 12.363.090 euro, mentre nel 2005 poco più di due milioni. In pool position tra i più risparmiatori anche L’Aquila: passata da circa 11milioni nel 2003 a due milioni e 800 nel 2005.

