Organizzate da Comune di Fiorano Modenese, Anpi, Associazioni Combattentistiche, Associazioni della resistenza, Associazioni dell’Arma, Associazioni dei Deportati ed ex Deportati, mercoledì 25 aprile si svolgeranno in Piazza Ciro Menotti le celebrazioni della Resistenza e del ritorno italiano alla democrazia.
Alle ore 9.30 si inizia con l’esibizione delle Corali di Fiorano e Spezzano, cui seguiranno alle ore 9.50 la posa delle Corone al Monumento dei Caduti di tutte le guerre e, alle ore 10, la Santa Messa al campo (in chiesa parrocchiale in caso di maltempo). Alle ore 10.40 saluto delle autorità e apertura della mostra “La guerra sui muri” dell’Istituto Storico della Resistenza. Nel pomeriggio, alle ore 18, presso il Circolo Nuraghe, verrà presentato il volume “Antifascisti e Partigiani Sardi” di Tonino Mulas.
Nel pomeriggio di mercoledì 25 Aprile la festa si sposta nella nuova Piazza Casa del Popolo, con la cerimonia di intitolazione della piazza creata nell’area dove sorgeva la Casa del Popolo. Alle ore 16 gli interventi del sindaco Claudio Pistoni, di William Garagnani, storico, e di Guido Righetti, testimone racconteranno la storia della Casa del Popolo di Fiorano e lo sviluppo nel dopoguerra delle cooperative di consumo e delle case del popolo. Alle ore 17 concerto di Romana Sandri e tigellata con l’Associazione VIM.
La nuova piazza è derivata dall’abbattimento della struttura che risaliva agli anni Cinquanta ed ora sostituita dall’area delimitata da una elegante cancellata, in graco di contenere posti auto a servizio del centro storico, un angolo di verde con seduta e la lapide in ricordo di Luciano Messori, morto per folgorazione il 13 maggio 1956, mentre partecipava alla costruzione della Casa del Popolo. Era un giovane fioranese, nato nel 1925, secondo di 11 figli, che aveva militato fra i partigiani nella brigata Costrignano ed era poi diventato un artigiano. La Casa del Popolo venne inaugurata il 19 agosto 1956 e a lui dedicata. Vi trovarono sede il Partito Comunista Italiano, il Partito Socialista Italiano, la Camera del Lavoro, locali per attività ricreative e una vasta sala destinata a riunioni. L’Unità del 17 agosto 1956 la descrive come opera dello “sforzo e del sacrificio sia dei compagni che di tutta la popolazione democratica fioranese”.
L’intervento consente di valorizzare urbanisticamente una porta di accesso a Fiorano che svolge sempre più un ruolo centrale, sociale e pubblico, con numerosi funzioni nelle sue prossimità, mentre sulla collina emerge l’elegante architettura di Villa Vigarani. Ai suoi piedi le “Case dell’Arte”, un tempo fattorie della villa e oggi destinate alle associazioni fioranesi e poi il centro commerciale, piazza Salvo d’Acquisto, le scuole Ferrari, il campo di calcio Cuoghi, la caserma, il parco XXV Aprile, l’asilo nido e la scuola materna, Villa Cuoghi.