“Il Consiglio Comunale di Bologna, udita la dichiarazione dell’Ufficio di Presidenza di ferma condanna delle minacce al Sindaco Cofferati e al
Cardinale Angelo Bagnasco, nonchè delle intimidazioni subite da alcuni Magistrati bolognesi, in un quadro che vede il ripetersi nella nostra città
di eventi tesi ad aumentare l’allarme e la paura tra la popolazione; la approva e la fa integralmente propria”.

Questo ordine del giorno, presentato da rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, è stato
approvato all’unanimità dei presenti.

Testo della Dichiarazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale:
“Due settimane fa questo Consiglio votò un ordine del giorno di solidarietà con il Cardinal Bagnasco, sia pure con dei distinguo da parte di alcuni Consiglieri. Ma pensiamo non possano esserci oggi distinguo di fronte a un gesto come l’invio di un proiettile in una busta all’illustre prelato. Un gesto che costituisce un grave vulnus alla democrazia e alla libertà
d’espressione di tutti, indipendentemente dalla diversità delle opinioni. La nostra condanna del gesto, e la solidarietà con il Cardinale Bagnasco,
non possono che essere, quindi, totali e incondizionate.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito a Bologna a brutti episodi, molto preoccupanti. C’è stata l’aggressione vandalica di una sede, vicinissima al
Palazzo del Comune, de La Tua Bologna, cui già è stata espressa la nostra solidarietà. Ci sono state intimidazioni nei confronti di magistrati
bolognesi, alle quali pure va la nostra decisa condanna.
Da ultimo, le minacce al Sindaco Cofferati, in un volantino a firma “Partito comunista combattente”, recapitato due giorni fa a Bologna a tre giornali, ma pervenuto stamattina alla stessa segreteria del Sindaco, sono particolarmente inquietanti per il contesto in cui si inseriscono.
Innanzitutto, esse sono la manifestazione più recente di un’escalation di atti ostili, che comprendono –per non citare che i più vicini a noi- i fischi di Genova (ma organizzati quasi certamente a Milano), altre minacce contenute in una mail, e più di una esplosione mancata: valigie vuote abbandonate qua e là non certo casualmente, ma allo scopo di diffondere
allarme e paura.
In secondo luogo, le minacce sono comparse alla vigilia del 1° Maggio (e qui la provocazione era evidente); e, inoltre, nel momento in cui il
Partito Democratico muove i suoi primi passi, destinati, per quanto ancora incerti, a innovare il quadro della sinistra italiana.
Così, nella ripresa di un linguaggio delirante che si sperava ormai uscito dai vocabolari della politica, destra e sinistra sono unificate dall’essere
entrambe espressioni della trionfante “borghesia imperialista”; e Sergio Cofferati è indicato come l’emblema della “trasversalità” tra potere
politico, sindacati, potere economico e Chiesa. Contro tutto questo, si annuncia una nuova stagione di lotta armata, a partire appunto da Bologna.
La nostra città viene quindi non solo colpita nella sua figura-simbolo, quella del suo Sindaco, ma minacciata direttamente di divenire teatro di
nuovi e gravi atti di violenza.
Ma Bologna, che ha già pagato un così elevato tributo di sangue al terrorismo nel corso degli ultimi decenni, non si lascerà intimidire.
Partiti, sindacati, istituzioni, gente comune esprimono in queste ore la loro ferma condanna di ogni atto di violenza e di intolleranza, e la
solidarietà più piena e totale al Sindaco Cofferati e ad ogni altra persona o gruppo o istituzione cui la nuova vile “campagna” dovesse mirare.
Il Consiglio Comunale di Bologna si associa con forza a questa condanna e a questa solidarietà, e intende contribuire per la sua parte a vigilare e ad
operare in difesa della democrazia, della libertà e della lotta all’intolleranza e alla violenza, da qualsiasi parte provengano”.

(Gianni Sofri, presidente – Paolo Foschini, vicepresidente)