Insieme al Dpcm del 26 aprile sulla Fase 2, è stata introdotta dal Governo l’Ordinanza sul calmieramento del costo delle mascherine chirurgiche, secondo la quale “Il prezzo finale di vendita al consumo, praticato dai rivenditori finali, non può essere superiore, per ciascuna unità, a 0,50 euro, al netto dell’Iva”.
“Da tempo Federfarma Nazionale chiedeva che si adottassero delle misure per chiarire e definire il prezzo della mascherine” – premette Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena – “ma il provvedimento è giunto improvviso, creando non poche difficoltà ai colleghi farmacisti nella messa in atto dell’Ordinanza.”
Che tipo di difficoltà?
“Fino ad oggi, le mascherine in oggetto, ossia le chirurgiche ffp1, sono state importate dall’estero, perché mancava una produzione nazionale e, di conseguenza, gli interventi sul prezzo finale allo scopo di ridurlo erano molto limitati.
Ad oggi, è stato il mercato estero a dettare i prezzi, ragion per cui, tra le richieste di Federfarma al Governo – oltre alla variazione dell’IVA – era stata aggiunta quella di un prezzo unico.
Il prezzo finale di vendita al consumo a 0,50 euro, al netto dell’Iva, però, è stato calcolato su una produzione nazionale avviata e concordata dal Governo con alcune imprese italiane, ma non ancora disponibile sul mercato.”
E questa situazione in divenire che conseguenze avrà per i cittadini?
“In un periodo di grande emergenza come quello che stiamo attraversando, le farmacie non vogliono in alcun modo che possa interrompersi la fornitura di mascherine. Le mascherine escluse dall’Ordinanza, come le ffp2, continueranno ad essere disponibili agli stessi prezzi di prima.
Quanto alle mascherine chirurgiche ffp1 oggetto dell’Ordinanza, i farmacisti che con spirito di servizio e sacrificio hanno svolto e vogliono continuare a svolgere un ruolo importante nella gestione dell’epidemia da Sars- CoV-2, le venderanno in ottemperanza all’Ordinanza 11/2020 del Commissario Arcuri, benché siano state acquistate ad un prezzo molto più elevato di 0,50 euro, in quanto forniture estere.
Ai nostri concittadini posso dire, in caso di dubbi o difficoltà, che possono rivolgersi come sempre e come hanno fatto finora al proprio farmacista di fiducia: le mascherine sono dispositivi di protezione troppo importanti e che i vostri farmacisti vogliono garantirvi.
Ai colleghi farmacisti voglio far sapere che non subiranno alcun danno economico perché, grazie agli accordi presi, sarà garantito un ristoro e verranno assicurate forniture aggiuntive tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singola mascherina, al di sotto del prezzo massimo deciso dal Governo.”