Procedure più snelle, continuità nell’offerta dei servizi su tutto il territorio, miglioramento dell’efficacia degli interventi e, soprattutto, chiarezza su chi fa che cosa anche dove le normative possono lasciare zone d’ombra. Sono le caratteristiche del protocollo d’intesa per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, con particolare attenzione a quelle con disabilità psichica e multiproblematicità, che è stato siglato oggi dalla Provincia di Modena, dall’Azienda Usl e dai principali Comuni.
L’obiettivo principale è creare le condizioni per garantire il sostegno all’inserimento lavorativo attraverso l’attività di mediazione ogni volta che questa è suggerita dalla commissione medica che formula la diagnosi funzionale. La Provincia a questo scopo mette a disposizione un fondo di centomila euro con il quale finanziare l’accompagnamento al lavoro.
«La mancanza del supporto all’inserimento determina un’elevata probabilità di insuccesso per l’ingresso del disabile nel mondo del lavoro» spiega Gianni Cavicchioli, assessore provinciale al Lavoro, ricordando che negli ultimi anni, comunque, gli avviamenti dei disabili sono aumentati: 553 nel 2006, uno su due a tempo indeterminato
In 375 casi si è trattato di avviamenti “nominativi”, realizzati cioè sulla base dell’individuazione da parte della stessa azienda della persona da assumere, e della conseguente presentazione della richiesta di “nulla osta” al Collocamento disabili della Provincia. Nel corso del 2006 sono stati realizzati anche 178 avviamenti “numerici”, decisi d’ufficio dalla Provincia. Questo tipo di collocamento è aumentato in modo significativo dal 2004 grazie all’introduzione, dell’avviamento numerico tramite “chiamata con avviso pubblico” con pubblicazione mensile dei posti di lavoro disponibili e raccolta delle candidature.
Rispetto agli scorsi anni sono aumentati gli avviamenti che utilizzando lo strumento della convenzione (sono stati 266, l’anno precedente erano 175) stipulata tra Provincia e datori di lavoro per definire programmi di inserimento finalizzati alla progressiva copertura della quota d’obbligo. L’aumento è dovuto al maggior numero di convenzioni sottoscritte: erano 83 nel 2003 sono 369 nel 2006, 365 delle quali nel privato.
Sono in aumento anche gli inserimenti lavorativi programmati (per l’intera durata della convenzione) nell’ambito delle convenzioni stipulate in ciascun anno: dai 252 del 2005 ai 597 inserimenti programmati per la durata delle convenzioni stipulate nel 2006.
«In diversi casi, però, la mancanza del servizio di mediazione – aggiunge l’assessore Cavicchioli – ha rappresentato uno degli elementi di maggiore criticità, insieme alla carenza di chiarezza tra i diversi soggetti coinvolti sulle competenze e sui percorsi da attivare per garantire il supporto».
Il protocollo sottoscritto garantisce invece l’attivazione del supporto indicando i soggetti che devono erogare il servizio di mediazione e le modalità di erogazione, ma anche individuando per la prima volta prassi di collaborazione e raccordo tra tutti i servizi coinvolti. Lo strumento operativo del protocollo sarà un tavolo tecnico provinciale che avrà anche compiti di monitoraggio, mentre saranno attivati anche gruppi di lavoro a livello distrettuale. Il protocollo ha una durata sperimentale di due anni.

