Il sindaco Sergio Cofferati non era presente per motivi familiari – a quanto si è appreso l’indisposizione del figlio Edoardo nato in novembre – alla cerimonia per il 17/o anniversario dell’eccidio del Pilastro compiuto dalla banda della Uno bianca.


Una assenza stigmatizzata da due rappresentanti della opposizione in Consiglio, Maria Cristina Marri (Udc) e Daniele Carella (Fi). ”Ancora una volta il sindaco ha dimostrato non solo la sua estraneità a pagine anche tristi della storia di Bologna, e la mancanza di un sentimento di condivisione che non trova assolutamente giustificazione da parte di una persona che dovrebbe rappresentare la comunità bolognese” ha detto Marri (Udc).
Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore Paruolo, che dopo aver sottolineato come il Comune fosse rappresentato alla cerimonia, ha spiegato che ”il sindaco sarebbe venuto se non fosse stato per cause di forza maggiore”.
”Trovo di dubbio gusto – ha poi aggiunto – fare della polemica in un’occasione del genere”, ricordando come ”in altre occasioni altri episodi non siano mai stati utilizzati, anzi, ricordo un grande rispetto (alludendo ad assenze del precedente sindaco Giorgio Guazzaloca quando era ammalato ndr). Sarebbe opportuno fosse presente anche in altri”.

‘Rimango del parere che bisogna cambiare le leggi: in Italia sono troppo permissive’. Così Anna Maria Stefanini. E’ la madre di Otello, uno dei tre carabinieri trucidati dalla banda della Uno Bianca nel quartiere Pilastro di Bologna il 4 gennaio ’91. La madre ha parlato a margine della cerimonia di commemorazione della strage, riferendosi al fatto che Gugliotta, uno dei membri della banda, qrazie a indulto e benefici di legge terminera’ la sua pena a giugno.