Alcune interrogazioni e questioni di bilancio hanno caratterizzato il dibattito in consiglio comunale, che ha visto anche l’approvazione del programma attuativo 2008 dei Piani di zona.
Al primo punto Luca Caselli, di Alleanza Nazionale Pdl ha interrogato l’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini per chiedere conferma della voce sul prossimo abbattimento di alberi in via XX Settembre. Caselli ha sostenuto che Morini aveva già dato conferma dell’eventualità nella precedente seduta del consiglio comunale. Ha lamentato la mancanza di informazione al consiglio comunale su questa operazione. Ha chiesto di quanti alberi si tratterebbe e le motivazioni per l’abbattimento, se sono stati informati i residenti. Infine ha chiesto conto degli abbattimenti effettuati in un’ottica di politiche ambientali e chiesto le dimissioni dell’assessore Morini e del dirigente dei lavori pubblici.
Morini nella risposta si è detto “amareggiato” per quelle che ha definito parole travisate ad arte da parte del consigliere. Non è vero, ha detto, che ho confermato gli abbattimenti in via XX Settembre e non è vero che è mancata informazione. Nella commissione ambiente in marzo il tema è stato ampiamente trattato e il consigliere Caselli in quanto capogruppo ha anche i verbali delle sedute. Quanto alla questione alberi Morini ha riferito che a seguito di schianti in viale della Pace (branca principale di un albero su un’auto, senza danni a persone) e nel parco Ducale, è stata richiesta un’analisi approfondita sullo stato di salute delle alberature in centro e nel parco. La prima analisi, effettuata da specialisti, ha evidenziato la necessità di diversi abbattimenti. Una seconda analisi commissionata a un’altra ditta specializzata, ha permesso di aumentare il numero degli alberi che dovranno essere sottoposti a controlli frequenti e approfonditi ma che per ora non saranno abbattuti. Il risultato finale è la necessità di abbattere soli tre alberi in via XX Settembre, su 129 presenti.
Morini ha preferito non rispondere alle questioni successive, in particolare alla richiesta di dimissioni, sottolineando che il rapporto fiduciario di un assessore è col sindaco.
Caselli si è dichiarato soddisfatto del fatto che solo tre alberi debbano essere tagliati.
Al secondo punto Gian Francesco Menani della Lega Nord ha chiesto conto in un’interrogazione, del parcheggio lungo via Indipendenza, indicato e segnalato, ad uso pubblico e gratuito, con spazi dedicati a cassonetti per la raccolta differenziata, edicola e tabelloni elettorali, ma in stato di degrado per quanto riguarda l’asfaltatura. Menani ha riferito due episodi: la rottura del cerchio di un’auto, risarcito dal Comune, la rottura del tendine di un piede per una persona che invece non ha ottenuto rimborso assicurativo. Menani ha chiesto di che tipo sia il parcheggio, se l’edicola paghi per occupazione di suolo pubblico, altro indicatore della natura pubblica dello spazio, e ha chiesto inoltre di conoscere i motivi delle differenze di comportamento nelle due richieste di risarcimento. L’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini ha risposto che si tratta di un’area privata a uso pubblico. E’ infatti uno spazio privato di cessione, mai preso in carico dall’amministrazione perché i proprietari non hanno provveduto alle sistemazioni previste dalla convenzione fra le parti. Da vent’anni, ha spiegato Morini, non si sblocca la situazione. Le responsabilità sono del proprietario privato, ma anche dell’amministrazione che deve trovare metodi diversi per arrivare a una soluzione obbligata. Resta attualmente area privata a uso pubblico, sulla quale il Comune non può intervenire nelle sistemazioni, mentre come da normativa è tenuto a incassare la tassa di occupazione dell’edicola e ha la possibilità di farne fruire come parcheggio per tutti.
Quanto ai due risarcimenti, Morini ha ricordato che nel primo caso è stato accertato un possibile concorso di colpa per l’esistenza di una buca ai margini della sede stradale. Nel secondo caso la richiesta da parte dell’avvocato ha fatto riferimento a un numero civico del complesso residenziale che si affaccia sul piazzale e quindi alla parte completamente privata del condominio, delimitata da una sbarra, area su cui il Comune non è in nessun modo competente. Morini si è dichiarato comunque disposto a valutare insieme agli uffici preposti nuovi elementi nel caso fossero presentati. Menani si è dichiarato insoddisfatto, sostenendo che le spiegazioni dell’assessore non si conciliano con le indicazioni del codice della strada.
Al terzo punto doveva svolgersi un’altra interrogazione di Menani, relativa a un possibile abbattimento di alberi nell’ambito di un progetto privato in via Scarlatti. Il vicesindaco e assessore all’urbanistica Ferruccio Giovanelli ha chiesto un rinvio alla seduta successiva, per la necessità di completare un sopralluogo e valutare possibili revisioni del piano particolareggiato. Il consigliere Menani ha accordato il rinvio.
Il punto numero 4 riguardava la ratifica di una delibera della giunta del 25 marzo 2008, che consiste in una variazione di bilancio necessaria per far partire un progetto di informatizzazione dei servizi sociali dell’Asl, in particolare delle case protette. Il progetto, ha informato il sindaco, ha incontrato il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio che ha contribuito con 27mila euro, che vengono messi a disposizione del Comune, che li incamera e li destina specificamente a questo obiettivo. Di qui la necessità di una variazione di bilancio da ratificare da parte del consiglio comunale. Il progetto di informatizzazione delle case protette consente importanti passi avanti in termini di efficienza. Uno degli aspetti più importanti riguarda la possibilità di mettere in rete le cartelle sanitarie, in modo da velocizzare il passaggio di informazioni sulla storia clinica di un paziente.
Luca Caselli di Alleanza Nazionale Pdl, ha chiesto il perché della delibera di urgenza, come è stata proposta al consiglio comunale. Non ne rilevo la necessità, ha detto, e mi pare un abuso rispetto al ruolo del consiglio comunale.
Gian Francesco Menani della lega Nord ha chiesto conto della procedura di gara che sarà aperta per la fornitura dei computer necessari.
Ugo Liberi, di Forza Italia Pdl ha a sua volta contestato il carattere di urgenza della delibera.
Ruggero Cavani del Pd ha ricordato che dalla variazione proposta dalla giunta ci sono sessanta giorni di tempo per la ratifica e questo ha indotto alla presentazione d’urgenza. Ha poi sottolineato l’importanza del progetto, che va nella direzione del progresso e del miglioramento dell’efficienza, sempre universalmente richiesto in particolare quando si fa riferimento al sistema sanitario.
Il sindaco Pattuzzi ha ricordato la facoltà della giunta di proporre la delibera d’urgenza quando la materia è inerente al bilancio e sottolineato che non se ne è fatto abuso nel corso dell’amministrazione. Le modalità di gara, ha risposto a Menani, saranno quelle previste dalla normativa per questo tipo di importi.
Rocco Capuozzo, del partito comunista dei lavoratori, ha sottolineato l’aspetto del mecenatismo da parte di una realtà provata, che a parere del consigliere fa presupporre secondi fini futuri. Ha auspicato l’autosufficienza del sistema pubblico per questo tipo di investimenti in futuro.
Corrado Scalabrini di Democrazia è libertà La Margherita ha invece sostenuto che dal punto di vista tecnico e formale si ravvisano i termini dell’urgenza per la delibera.
Gabriele Giovanardi del Gruppo Misto ha contestato l’urgenza ma non il progetto, che invece incontra la sua approvazione, auspicando che di questi temi si tratti in consiglio anche in futuro.
La delibera relativa al progetto di informatizzazione sanitario e ratifica della variazione di bilancio è stata approvata da Sindaco, Partito comunista dei lavoratori, Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Pd, Democrazia è libertà La Margherita. Astenuti Forza Italia Pdl, An Pdl, Popolari Liberali, Lega. Nessun contrario.
Il punto 5 riguardava l’accordo di programma sui Piani di zona 2004/2007 e programma attuativo per il 2008. L’assessore alle politiche sociali Susanna Bonettini ha presentato le caratteristiche principali. Si prosegue, ha detto, nella programmazione precedente e il 2008 è considerato un anno ponte verso un nuovo sistema che dal 2009 verrà identificato come Piano per la salute e il benessere sociale, E’ strutturato come i precedenti piani di zona, per aree prioritarie di intervento indicate dalla Regione: anziani, famiglie e minori, giovani, dipendenze, disabili, immigrati, disagio adulti.
La novità 2008 consiste nella riorganizzazione dei servizi già attivata dal 1 gennaio 2008 con la costituzione dell’Ufficio comune, degli otto comuni del distretto sanitario, di cui Sassuolo è capofila. E’ previsto un potenziamento dell’ufficio di piano, parte dell’Ufficio comune, con nuove funzioni: gestione dei servizi prima delegati all’Usl, quali servizio minori, inserimenti lavorativi, disabili; gestione del fondo regionale per la non autosufficienza in accordo col direttore del distretto sanitario. Verrà collocata qui la nuova “Figura di sistema”, che ha la funzione di raccordo e coordinamento tra politiche e interventi socio educativi, socio assistenziali e socio sanitari per l’infanzia e l’adolescenza. Diventa di fatto lo strumento tecnico gestionale per l’integrazione sociale e socio sanitaria.
Un altro fondo che rappresenta una novità del 2008 è quello di provenienza nazionale relativo alle famiglie numerose, che prevede sostegni alle famiglie con 4 figli o più, per 176mila euro di stanziamento complessivo e due fasce di reddito Isee aventi diritto (fino a15mila euro con integrazione, da 15 a 20mila contributo semplice). Fra le priorità degli investimenti nell’ambito della non autosufficienza è prevista la realizzazione di un Centro polivalente per disabili, con posti di residenzialità e centri diurni oltre che uno spazio anche per le famiglie dei soggetti assistiti (investimento per cui esiste uno stanziamento regionale di circa 1 milione di euro).
Per quanto riguarda l’area anziani fondi e attività verranno dedicate in particolare alla non autosufficienza, con l’obiettivo di garantire il parametro del 3 per cento di posti di residenza assistita rispetto alla popolazione anziana complessiva del distretto. In questa ottica entro il 2008 entreranno in funzione altri 40 posti distrettuali nell’ex ospedale di Formigine.
Altri fondi verranno impiegati per il mantenimento dell’anziano a domicilio: sono previsti ricoveri di sollievo, due nuclei per anziani con demenza, il potenziamento dell’assistenza domiciliare con presenze serali e festive. Viene potenziato l’assegno di cura con un ulteriore contributo di 160 euro al mese per chi si serve di assistenti domicliari in regola.
Per l’area famiglie continua il programma relativo ai Centri per le famiglie, che apriranno ancora, quest’anno a Maranello e il prossimo a Fiorano. Il centro sassolese, inaugurato nel giugno del 2007, ha ottenuto importanti risultati: 1459 bambini e 1236 adulti fino a dicembre 2007; ancora meglio in questa prima parte del 2008, con oltre 3000 presenze fra adulti e bambini, nei giorni di apertura e nelle domeniche di festa, nelle conferenze a tema.
Nell’ambito dell’immigrazione e integrazione il piano conferma l’importanza e il sostegno all’attività delle Consulte, e la presenza in ogni Comune di un centro servizi per gli stranieri.
Rocco Capuozzo, del Partito comunista dei lavoratori ha contestato un’impostazione che a suo parere orienta un futuro di affidamento di un maggior numero di servizi ai privati. Riorganizzazioni e accorpamenti, ha sostenuto, vanno nella direzione di rendere il prodotto interessante per qualcuno che potrà subentrare e che nelle logiche di mercato guarderà più al profitto che al servizio.
Gabriele Giovanardi del Gruppo Misto ha ammesso di notare il miglioramento dei servizi socio-sanitari nel distretto. Ha ipotizzato per il futuro una struttura protetta alternativa a Casa Serena, più vicina al nuovo ospedale unico di zona.
Ruggero Cavani del Pd, anche in risposta al consigliere Capuozzo, ha sottolineato come l’impostazione sia all’opposto di una prospettiva di privatizzazione, rivolta invece all’ottimizzazione delle risorse e nell’ottica costante dell’attenzione alla persona e sua qualità di vita. Il funzionamento è efficiente, ha sostenuto, si mettono in circuito nuovi servizi, è importante la “Figura di sistema”.
Susanna Bonettini ha ripreso la parola per qualche chiarimento. Relativamente ai posti in strutture residenziali per anziani, con l’obiettivo fisso del 3 per cento, si lavora su 40 posti a Formigine quest’anno e altri venti il prossimo anno. Quanto all’ubicazione di Casa Serena, ha concordato sulla futura necessità di una struttura nuova ma ha anche ricordato i notevoli ammodernamenti apportati a quella attuale, tra cui i nuovi nuclei per demenza e per gravi disabilità acquisite.
Mario Cardone del Gruppo Misto ha annunciato il suo voto positivo, perché vede risposte adeguate nei Piani di zona alle esigenze manifestate. Ha valutato positivamente il lavoro dell’assessore Bonettini, posto l’attenzione in particolare sul tema della domiciliarità e poi sull’interazione sanitaria-sociale. Come ci poniamo, ha sottolineato, nei confronti del sistema sanitario, che continuo a considerare un corpo separato? Ho accolto con diffidenza l’esperienza di gestione dell’ospedale di Sassuolo, non ho avuto risposte adeguate ad alcune richieste di informazioni che ho avanzato. Positiva la valutazione sui Piani di zona, meno sull’intero sistema sanitario sassolese.
L’integrazione ai Piani di zona e Programma attuativo 2008 è stata approvata con il voto positivo di Sindaco, Gruppo Misto, Pd, Comunisti Italiani, Uniti per Sassuolo La Margherita, Democrazia è libertà La Margherita.
Astenuti Popolari Liberali, Forza Italia Pdl, Lega Nord, An Pdl, partito comunista dei lavoratori.
Il punto successivo era a integrazione della prima versione di ordine del giorno del consiglio comunale. Riguardava la proposta di modifica da parte della giunta del regolamento del difensore civico, con ridefinizione dell’indennità prevista, in relazione alla variazione di bilancio per questo capitolo di spesa. Come ha spiegato il sindaco Pattuzzi si rende necessaria la modifica del comma 1 dell’articolo 16 alla luce del mandato già ricevuto dal consiglio comunale nella votazione del bilancio di previsione, che ha stabilito il compenso massimo in 20mila euro. Una cifra stabilita anche confrontando la situazione con quella di Comuni vicini. Pattuzzi ha anche ricordato che il difensore civico attuale è scaduto nell’incarico a fine 2007, ma è stato prorogato anche con la prospettiva di uniformare il suo mandato a quello amministrativo. La modifica, ha ribadito, è a discrezione del consiglio comunale su sua iniziativa di approvazione dell’ammontare complessivo. La giunta fa una sua proposta di proroga del mandato e di definizione del compenso mensile in 1040 euro oltre Iva (1270 complessivi) a partire dal 1 maggio 2008.
Corrado Scalabrini, di Democrazia è libertà La Margherita, ha sostenuto che la decurtazione di stipendio per un libero professionista è molto alta (quasi un dimezzamento del compenso). L’iniziativa presa unilateralmente, ha detto, è umiliante e manca di rispetto ai cittadini che si rivolgono al difensore civico. Scalabrini ha anche stigmatizzato la mancata informazione al consiglio comunale sulla decadenza del,.’incarico a fine 2007 e prorogatio in corso, richiamando in proposito la responsabilità del presidente del consiglio comunale. E’ sbagliata, ha concluso, la traduzione tecnica di un’indicazione del consiglio comunale.
Luca Caselli di An Pdl ha parlato di un atto grave che crea un precedente e consiste nel dimezzare lo stipendio a un organo di controllo dell’amministrazione da parte dell’amministrazione stessa. E’ una mancanza di rispetto e un condizionamento palese. E’ l’unico atto di taglio dei costi della politica e coinvolge soltanto chi la politica la dovrebbe controllare.
Gian Francesco Menani della Lega ha sostenuto che il difensore civico è uno stimato professionista e che il taglio di stipendio è inaccettabile. Se si vuole tagliare il costo della politica, lo si faccia davvero e per tutti, ha aggiunto.
Mario Vecchi del Pd ha manifestato perplessità, ricordando di aver avuto occasione di trattare col difensore civico e di averne apprezzata la professionalità.
Raffaele Lettieri del Pd ha sottolineato l’esistenza di due sole vie da percorrere. O come da proposta del sindaco, proroga dell’incarico con taglio di stipendio, o decadenza e nuovo concorso alle condizioni imposte dall’approvazione in sede di bilancio dell’importo complessivo del compenso. Inutile, ha concluso Lettieri, andare a cercare secondi fini o manovre che non ci sono.
Fabrizio Tincani, Uniti per Sassuolo La Margherita, ha ricordato come la questione del compenso e del calo di stanziamento fosse già stata discussa e approvata in passato in sedi di commissione. Ha anche detto però, che non bisognava lasciar procedere le cose fin oltre la decadenza dell’incarico. Il taglio unilaterale attuale, ha spiegato, è poco rispettoso della professionalità del soggetto, e mi induce a scegliere di non partecipare al voto.
Mario Cardone del Gruppo Misto ha considerato l’operazione un errore politico,. Esiste il problema dei costi della politica, ha detto, ma l’abbattimento del 50% del compenso è fuori dalla realtà ed è un’operazione facile da strumentalizzare. A nome del Gruppo Misto ha quindi proposto un taglio del compenso pari al 10%, presentando un apposito emendamento che però avrebbe richiesto una variazione di bilancio e quindi un parere dei revisori dei conti, giudicato quindi irricevibile da parte del presidente del consiglio comunale. Quindi Cardone ha proposto il rinvio del punto in discussione.
Massimo Benedetti, dei Popolari Liberali, ha sottolineato come non sia certo la chiave di volta del contenimento della spesa pubblica la decurtazione del compenso al difensore civico. E’ una mancanza di rispetto, ha detto, un atto di arroganza e il compenso individuato lede il decoro di una professionalità riconosciuta.
Il sindaco Pattuzzi ha replicato alle numerose osservazioni ricevute, che la giunta si è incaricata solo di fare una proposta in base alla decisione presa in sede di bilancio di previsione. La questione, ha ricordato il sindaco, è già stata due volte in commissione e le posizioni registrate da parte di diversi consiglieri erano differenti da quelle espresse oggi. Le cifre negli altri Comuni e in Provincia, per questo ruolo, sono molto più basse. I casi trattati sono in calo e in maggioranza riguardano multe della Polizia municipale. Non è stata considerata questa una manovra per ridurre i costi della politica.
Menani della Lega ha ripreso la parola chiedendo il voto segreto, perché tutti potessero esprimersi senza condizionamenti.
Usai dei Comunisti Italiani ha ricordato come nelle commissioni che hanno trattato questo punto ci sia stato forte assenteismo e attribuito a questa mancanza i dubbi espressi in consiglio comunale.
Ha formalizzato anche il suo parere contrario alla proposta di rinvio avanzata da Cardone a altri consiglieri, rendendo quindi necessaria l’espressione tramite il voto.
Hanno votato per il rinvio i consiglieri Santomauro, Caselli, Liberi, Menani, Massimo Benedetti, Cardone, Giovanardi, Cavani, Lodesani, Cavani, Bizzarri, Dallari, Vecchi, Scalabrini e Tincani. Contrari al rinvio il Sindaco, Lettieri, Capuozzo, Usai, Barone, Vandelli, Bonvicini. Astenuti Patrizia Barbolini, Gullo e Sibani.
E’ stato quindi deciso il rinvio del punto alla prossima seduta.

