“Con l’importante pacchetto di provvedimenti varato ieri, il Governo Berlusconi ha impresso una svolta epocale nelle politiche sulla sicurezza. Se gli enti locali, coinvolti sui temi della lotta alla clandestinità, al degrado urbano, all’accattanoggio, così come sul controllo dei phone center e dei money transfert, faranno la loro parte, i risultati per i cittadini saranno presto evidenti e positivi”. Lo ha afferma il Consigliere regionale del PDL, Andrea Leoni, Capogruppo in Consiglio comunale a Modena.
“La confisca della casa a chi affitta in nero alloggi ad immigrati clandestini, la possibilità data ai sindaci di adottare ordinanze urgenti per motivi di sicurezza, l’obbligo per i titolari di Money trasfert e Phone center, spesso centro di ritrovo di immigrati irregolari, di richiedere copia del permesso di soggiorno ai clienti stranieri, il carcere per chi obbliga minori all’accattonaggio, rappresentano provvedimenti in grado di avere effetti immediati sul nostro territorio. Capiamo l’imbarazzo e la difficoltà degli amministratori locali di sinistra di fronte ad un governo che governa e che vuole davvero affrontare e risolvere l’emergenza sociale e criminale generata dalle sciagurate ed irresponsabili politiche anti-italiane dell’esecutivo Prodi. Crediamo però che l’interesse della collettività, la sicurezza e la libertà dei cittadini vada al di là degli steccati ideologici che ancora permeano i governi locali di sinistra. Per questo invitiamo il Sindaco Pighi e la sua giunta ad abbandonare il proprio pregiudizio politico che vede nelle leggi rigorose, che garantiscono duro contrasto all’illegalità un problema da evitare anziché un’opportunità da cogliere. E’ tempo che il Sindaco assuma le decine gli agenti che ancora mancano all’organico della Polizia Municipale di Modena e aumenti i controlli in tutte quelle ben note sacche di degrado e di illegalità che hanno trasformato intere aree della città in terre di nessuno, dove clandestini e delinquenti la fanno da padrone e dove i modenesi non sono liberi nemmeno in casa propria”.

