L’altro giorno durante un controllo in un cantiere edile aTrebbo di Reno – eseguito dalla polizia municipale nell’ambito del progetto “Cantiere
vigile”, condotto ormai da due anni a Castel Maggiore in collaborazione con ASL e Direzione Provinciale del Lavoro di Bologna, con l’obiettivo di potenziare le attività ispettive sui cantieri edilizi in materia di tutela della sicurezza dei lavoratori e di lotta al lavoro nero – la Polizia
Municipale di Castel Maggiore ha individuato un lavoratore straniero assunto “in nero” come manovale.
Per l’artigiano edile che l’aveva assunto senza alcuna garanzia, nonostante fosse clandestino è scattata una denuncia “a piede libero” e una
segnalazione all’Ispettorato del Lavoro, mentre il cantiere edile è stato segnalato all’ASL di Bologna per la situazione precaria dal punto di vista
della sicurezza dei lavoratori.
H.B., cittadino marocchino ventiseienne con qualche piccolo precedente, stava eseguendo lavori edili nel cantiere “sospeso” su di un muro senza alcuna protezione (parapetti, imbragature, caschi, ecc.). Agli agenti ha esibito documenti falsi che sono stati sequestrati. Accompagnato in
Questura per il fotosegnalamento è risultato clandestino e già gravato da un provvedimento di espulsione e di conseguenza è stato arrestato, tradotto nelle cella di sicurezza del comando della polizia municipale di Castel Maggiore, in attesa del processo per direttissima al Tribunale di Bologna, dove poi gli è stato comminato un altro provvedimento di espulsione e dove è stato rinviato a giudizio per il possesso di documenti falsi.