Condannato per essersi reso responsabile dei reati di false dichiarazioni in atti amministrativi, tentato furto in abitazione, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e chiavi alterate, commessi tra il 2020 e il 2024, era stato ammesso dal magistrato di sorveglianza di Reggio Emilia alla misura dell’esecuzione della pena presso il domicilio, con inizio il 12 settembre 2025. Nel corso di questo breve periodo, l’odierno condannato – un uomo di 41 anni – si rendeva responsabile di plurime violazioni.
Nel dettaglio, in più occasioni, nei previsti controlli era assente al domicilio in orario non consentito, e non rispondeva al telefono, risultato spento o non raggiungibile. In altre occasioni veniva trovato presso un bar o presso l’Ufficio postale in orario non consentito.
Per questi fatti, il 12 dicembre scorso il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia, a cui i carabinieri hanno relazionato le infrazioni, sospendeva in via provvisoria l’attuale misura dell’esecuzione della pena presso il domicilio, ritenendo che le continue violazioni delle prescrizioni siano sintomatiche dell’indifferenza-insofferenza per la misura applicata all’uomo il quale, nonostante i reiterati ammonimenti dell’Autorità Giudiziaria non ha inteso regolarizzare la propria condotta, privando di sostanziale significato l’esecuzione penale in corso e dimostrando continuativamente inaffidabilità soggettiva e incapacità di auto-regolazione e autolimitazione.
Veniva pertanto sospesa in via provvisoria tale misura, in attesa della decisione del Tribunale di sorveglianza, al fine di evitare ulteriori o più gravi infrazioni. Il provvedimento, giunto ai carabinieri della tenenza di Scandiano, è stato quindi eseguito ieri mattina, con i militari che hanno condotto in carcere il 41enne.

