Saranno processati domani per direttissima i
sei tifosi cesenati, tra i 21 e i 35 anni, arrestati per gli incidenti pre-partita di ieri a Bologna.


Il guidatore di 23 anni, al volante della Mercedes nera poi bloccata dalla polizia sulla tangenziale in zona Arcoveggio dopo un inseguimento, è
accusato di tentato omicidio per aver cercato di investire un agente durante il tafferuglio di poco prima in via Andrea Costa, vicino allo stadio.
Chi gli sedeva a fianco sul sedile anteriore è invece l’accusato di rapina per aver sottratto un manganello a un altro poliziotto, che era entrato nell’auto per cercare di sottratte le chiavi dall’accensione. Per tutti i sei arrestati le accuse sono di violenza e danneggiamento
aggravati, lesioni, porto di strumenti atti a offendere. Infatti, durante la fuga tra lo stadio e la tangenziale, la polizia ha raccolto gli oggetti
di cui hanno tentato di disfarsi: mazze, bastoni, uno spray antiaggressione, un altro manganello, telescopico.

Anche il fatto che tanti
tifosi si fossero presentati in zona stadio con quattro auto del tutto privi di insegne, sciarpe colorate o bandiere ha fatto ipotizzare che si
trattasse di una precisa spedizione punitiva.
I cesenati con le quattro auto si erano presentati davanti alla bocciofila di via Andrea Costa intorno alle 13, tirando fuori le mazze e provocando contatti con i tifosi bolognesi, tanto che qualcuno ne era uscito contuso, prima ancora della colluttazione con la polizia, che poi ha seguito la Mercedes nera nella fuga, a bordo della quale erano saliti più cesenati di quanti non ce ne fossero all’arrivo.