Due cittadini moldavi sono stati arrestati domenica sera verso le 18,30 da agenti della Polizia Municipale. Pesante l’ accusa: sequestro di persona. I due uomini, un terzo è riuscito a fuggire, avrebbero rapito e sottoposto a violenza un giovane ucraino. Ancora al vaglio del magistrato le motivazioni di questo sequestro.

Domenica pomeriggio una pattuglia della Polizia Muncipale in servizio di prevenzione crimini, ha notato nei pressi del Monumento ai Caduti nel Parco, proprio di fronte all’ ex Distretto Militare in viale Martiri della Libertà, due individi che scappavano inseguiti da altre persone. Gli agenti sono intervenuti e hanno fermato alcune persone fra cui J. A. C. 37 enne Moldavo e V. Z. di 27 anni anch’egli moldavo. Addosso ad uno dei fermati gli agenti hanno trovato un coltello di genere proibito e un telefono cellurare. I due, secondo le prime testimoninaze rilasciate da alcune ragazze dell’est, insieme ad una terza persona che è attivamente ricercata, avrebbero costretto con la forza un giovane ucraino a seguirli in un casolare a Freto, nella periferia della città. Il giovane sarebbe stato percosso con pugni e calci su tutto il corpo e derubato del telefono cellulare, trovato poco prima ad uno dei giovani fermati. Provvedinziale l’intervento degli uomini del comando di viale Amendola che, grazie alle dichirazioni dei due fermati e del fratello della vittima, hanno individuato i locali dove l’ucraino era stata segregato, l’hanno liberato e accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’ Agostino dove i sanitari lo hanno medicato per numerose ferite. I due cittadini moldavi, in Italia senza le necessarie autorizzazioni, in base alla denuncia sporta dal ragazzo sequestrato sono stati arrestati e condotti alla casa circondariale di Sant’Anna.