E’ stato bloccato alla frontiera di Ventimiglia, Mhlia Moez, tunisino di 20 anni abitante a Parma, reo confesso del tentato omicidio di Simone Guazzi, il ventottenne di Noceto (Parma) strangolato a Villa Cadè, nel reggiano, dopo una furiosa lite nella notte tra il 16 e il 17 agosto. Guazzi è ricoverato in coma profondo nel reparto di rianimazione dell’ ospedale di Reggio Emilia.


Il tunisino, fermato e consegnato stamane alla polizia di Reggio Emilia, era amico di Guazzi ed entrambi lavoravano in una ditta di catering della provincia di Parma. Dopo l’ aggressione Mhlia Moez è fuggito spaventato, prima a Milano, poi a
Marsiglia. Pentito, è rientrato in Italia e ha confessato di aver colpito Guazzi durante una lite scoppiata per futili motivi mentre entrambi erano sotto l’ effetto di alcol e droga. L’ aggressore lo aveva malmenato lasciandolo esanime a terra nel
viale della stazione a Cadè, dove i soccorritori per rianimarlo hanno dovuto sottoporlo a massaggio cardiaco. Alcuni testimoni avevano riferito di aver visto poco prima due uomini litigare furiosamente sulla strada. Sul luogo era stata rinvenuta l’ auto
del ferito con vistose ammaccature e i vetri infranti. Il giovane parmense è pregiudicato per furto, mentre il tunisino risulta incensurato.