Il 2001 è stato un vero e proprio “anno terribile”, soprattutto a Parma e provincia, per quanto riguarda la criminalità, in particolare quella di strada.

La conferma arriva dai numeri del progetto «Città sicure» elaborato su dati Istat e del ministero dell’Interno: il calo delle rapine in banca (meno 7,4 per cento) e dei furti d’auto (meno 9,8), sono stati ampiamenti compensati dalla crescita record dei furti sulle auto (più 24 per cento) e nei negozi (più 20,5 per cento), mentre anche gli scippi sono aumentati di quasi il venti per cento. In Emilia-Romagna, Parma ha registrato il raffronto peggiore rispetto al 2000 con un 12,7 per cento di delitti in più. E’ andata meglio sulla Riviera, con Forlì-Cesena che ha visto un calo dei delitti dell’11,5 per cento e Ravenna che ha registrato una diminuzione del 5,7 per cento. Stazionaria la situazione a Modena (meno 0,3 per cento), mentre anche Reggio Emilia (+3,1) e Piacenza (+1,9%) hanno registrato aumenti della criminalità, seppur decisamente più contenuti rispetto a Parma, che per consolarsi, ricorda che nella vicina – ed eterna rivale – Reggio, le cose continuano comunque ad andare peggio. Reati in crescita, infatti, sia a Reggio Emilia che a e Piacenza. Ma le percentuali sono state meno preoccupanti: rispettivamente del 3,1 e dell’1,9 per cento.