Grazie alla scoperta inattesa di un ricercatore italoamericano, Carlo Croce del Kimmel Cancer Center di Filadelfia, si sta aprendo una strada per la terapia dei tumori in grado di riparare il Dna, cioè l’informazione genetica delle cellule che, se alterata, porta allo sviluppo di tumori.


L’annuncio è stato dato alla presentazione del congresso internazionale sulla ricerca nel campo dei tumori che vedrà per tre giorni, a Rovigo, più di 200 esperti riuniti per approfondire le nuove strategie terapeutiche. Croce ha scoperto che in alcuni tumori, come la leucemia linfoide cronica e il tumore della prostata, mancano due microgeni chiamati miR, che hanno la funzione di superfreni, cioè sopprimono l’espressione di altri geni che tengono a bada la crescita tumorale. La mancanza di questi freni attiva di fatto lo sviluppo impazzito delle cellule. I ricercatori hanno trovato il modo di produrre il prodotto dei due geni mancanti miR in grande quantità per usarli nella terapia antitumorale, come piccoli farmaci per riparare i danni al Dna alterato nei tumori e ristabilire così il freno che blocca la crescita. Lo studio condotto da Croce è stato pubblicato la settimana scorsa sulla rivista americana
Proceedings of National Academy of Sciences. ”E’ possibile produrre queste sostanze in poco tempo – ha spiegato Croce – e pensiamo di avere nei prossimi 6 mesi risultati sull’animale. Se i dati saranno buoni partiremo con test clinici sull’uomo negli Stati Uniti e in Italia, a Rovigo”.