L’ Istat si accinge a rivoluzionare la lista dei prodotti con cui misura l’inflazione. Le modifiche, che arrivano a distanza di 3 anni e mezzo dall’ultimo aggiornamento (15 marzo 1999),
riguardano soprattutto i settori degli alimentari e dei servizi.

Entrano nel paniere 36 voci (e ne escono 21), mentre altre 50 voci verranno in qualche modo modificate o precisate.
Nel nuovo paniere, che verrà presentato ufficialmente il 3 gennaio,
entrano così, tanto per fare qualche esempio, il lettore Dvd, la caldaia a gas, la visita pediatrica, la pulizia dei denti, l’agriturismo. Resta inalterato il peso delle polizze Rc auto, anche se verranno meglio definiti i profili tariffari.

Il paniere oggi è composto da 568 voci che spaziano dal pane alle spese per il culto.
Il criterio-guida seguito nella selezione dei
prodotti che compongono il paniere è quello della loro rappresentatività all’interno dei diversi capitoli di spesa: un prodotto è tanto più rappresentativo quanto più è acquistato dai consumatori.
L’Istat dispone ogni mese di circa 300.000 quotazioni elementari (cioè singoli prezzi) rilevate nei capoluoghi di provincia, presso circa 28.000 punti di vendita.