Sulla base della stima provvisoria l’indice armonizzato Ue ha registrato nel mese di dicembre una variazione di +0,1% rispetto al mese precedente e di +2,9% in termini tendenziali.


Per ciò che riguarda l’indice generale per l’intera
collettività in termini tendenziali il capitolo che ha segnato l’incremento dei prezzi più rilevante è stato quello degli alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+4,8%), seguito dai prodotti alimentari e bevande analcoliche (+3,2%), da bevande alcoliche e tabacchi, abbigliamento e calzature e dal capitolo
istruzione (+3,1%). In crescita del 3% anche il capitolo trasporti. Una variazione al rialzo del 3,4% ha registrato la voce altri beni e servizi, mentre l’unica variazione negativa si è registrata per le comunicazioni, in calo dell’ 1,1%.

In termini congiunturali – continua l’Istat – il capitolo in
cui i prezzi sono saliti di più è stato quello di bevande alcoliche e tabacchi, che a dicembre ha registrato un +0,9% dovuto soprattutto agli incrementi nella voce tabacchi. Seguono prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,3%) e
abbigliamento e calzature (+0,2%), oltre a servizi sanitari e spese per la salute e alberghi e ristoranti e pubblici esercizi, entrambi in rialzo dello 0,1%. L’unica voce in calo è quella dei trasporti a -0,2%.

I dati provvisori diffusi oggi dall’ Istat rappresentano un panel dell’83% delle città e dell’89% dei consumi delle loro popolazioni.
I dati definitivi saranno diffusi il prossimo 14 gennaio.