Basta con la ‘psicanalisi da euro’. Lo afferma L’Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori) osservando che ”l’inflazione è un fenomeno reale e non una teoria di Freud e perciò sottoponendo i consumatori italiani ad una psicanalisi collettiva, con teorie
che lasciano il tempo che trovano, non si arriverà mai da nessuna parte”.


L’Intesa chiede anche di chiudere con le polemiche sui prezzi che hanno infiammato gli ultimi giorni ”che non apportano alcun
vantaggio nè ai consumatori nè all’economia in generale e di passare invece ai fatti concreti”.

Di qui l’appello a governo e Istat per attivarsi su alcuni punti essenziali: prima di tutto ”un confronto serio e serrato tra consumatori e Istat per rendere il paniere su cui si calcola l’inflazione il più vicino possibile alla realtà degli acquisti delle famiglie e migliorare i metodi e le rilevazioni dei prezzi effettuati dai comuni d’Italia”.

Il governo deve poi aprire ”un serio tavolo di confronto sul caro-vita tra le parti sociali interessate al fenomeno” e attivarsi da subito per favorire un accordo esteso a tutti gli
esercenti e professionisti d’Italia che preveda prezzi bloccati a tempo determinato in un paniere composto da 50-60 voci. E’ necessario poi liberalizzare i saldi fin da subito.