Ribadiamo la ferma condanna, che già abbiamo espresso nei giorni scorsi, nei confronti dell’atto vandalico che ha riguardato i manifesti della Lega Nord, nell’attesa che gli accertamenti delle forze dell’ordine facciano il loro corso. Qualora gli inquirenti dovessero individuare eventuali responsabilità imputabili al circolo e non solamente al ragazzo, prenderemo i provvedimenti del caso. E’ tuttavia indispensabile fare alcune considerazioni sulle frasi del consigliere di An Luca Caselli riportate oggi dai mezzi d’informazione.

In questo modo il Sindaco di Sassuolo Laura Tosi e l’assessore alla cultura Francesco Genitoni rispondono alle accuse apparse oggi sulla stampa locale.

Il circolo non ha occupato abusivamente quella che oggi è la sede. Con la delibera n° 401 del 1986 il consiglio comunale di Sassuolo, a fronte di 34 voti favorevoli (compreso quello del gruppo dell’allora MSI), uno contrario ed uno astenuto, ha deliberato l’assegnazione di sede al circolo culturale “R.W Fassbinder – Tribù Libere” per l’effettuazione di iniziative culturali, artistiche e sociali”. Contestualmente a quella delibera, il consiglio ha approvato la relativa convenzione nel rispetto delle norme vigenti. Non si tratta, quindi, di un circolo “presunto, nato e cresciuto nell’illegalità”: nel loro statuto figurano attività di laboratorio fotografico, cinematografico, videoteca musicale, centro di documentazione e fonoteca. Nella sede è anche presente una sala prove, completamente insonorizzata, che è tuttora utilizzata da tantissimi gruppi di giovani sassolesi.
Come Amministrazione siamo intervenuti, su espressa richiesta di alcuni cittadini, nei confronti di questo circolo, solamente in merito al rispetto degli orari e a problemi di rumorosità, in maniera analoga a quanto spesso accade nei luoghi di aggregazione soprattutto giovanile. Il confronto attivato anche coi residenti del quartiere, a quel che ci risulta, ha consentito l’ottenimento di apprezzabili risultati che, ovviamente, continuiamo a vigilare costantemente
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