Arriva il cioccolata puro, quello vero. Lo garantisce il Decreto legislativo nr. 178, entrato in vigore il 3 agosto, secondo il quale le etichette dei prodotti a base di cioccolato che contengono grassi vegetali diversi dal burro di cacao (burro d’illipé, olio di palma, burro di karatè, eccetera) devono avere in vista la dicitura “contiene altri grassi vegetali oltre il burro di cacao”.

Le sanzioni? Da 3.000 ad 8.000 euro, per chi dovesse utilizzare etichette incomplete, da 1.000 a 5.000 euro per chi utilizza grassi vegetali diversi dal burro di cacao in misura superiore al 5% del prodotto finito.

E’ il primo risultato di una lotta che ha visto fianco a fianco CNA, Lapam Federimpresa e Legambiente, per la tutela dei produttori artigianali e dei consumatori.

“Si tratta di una legge migliorabile – affermano Giovanni Flori ed Alessandro Zimbelli, responsabili del settore alimentare rispettivamente di CNA e Lapam Federimpresa – Ad esempio, non è previsto l’obbligo di indicare anche il tipo di grasso vegetale utilizzato, e nel testo ministeriale non mancano ambiguità”.

In ogni caso – continuano i due dirigenti – il Decreto rappresenta un punto di partenza per atrrivare al quel Marchio di Specialità Garantita del cioccolato tradizionale italiano, contenenete soltanto burro di cacao e privo di omg, che le nostre associazioni hanno già richiesto alla UE”.