”Dei 1.200 bambini che muoiono in Italia, l’80% sono vittime di incidenti in casa. Di questi, una parte importante è imputabile al soffocamento per
aver ingerito un pezzo di cibo, un frammento o un pezzo di giocattolo, una caramella, una nocciolina. Quasi tutti i bambini si sarebbero potuti salvare se chi li accudisce avesse saputo praticare la manovra salvavita di liberazione delle vie aree, che s’impara in breve tempo”.


A sostenerlo, citando dati dell’ Unicef, è stato il
coordinatore della Commissione antinfortunistica della Società di medicina dell’emergenza e dell’urgenza in pediatria, Alfredo Vitale, presentando uno studio sul soffocamento nell’infanzia al congresso dei pediatri di famiglia della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), in corso a Rossano.

Dal congresso è quindi giunta la proposta di insegnare ai genitori la tecnica di salvataggio che va sotto il nome di Manovra di Heimlich. ”Noi pediatri di famiglia – ha sostenuto
Pier Luigi Tucci, presidente della Fimp, siamo disponibili a partecipare a campagne nazionali, regionali o delle Asl per insegnare ai genitori la manovra salvavita e, nello stesso tempo, a prevenire gli incidenti in casa”.

Una proposta che è stata accolta dal sottosegretario al
Ministero della Salute, Cesare Cursi, che ha annunciato che l’idea verrà inserita nell’ambito di un progetto già attivo al Ministero. ”Si tratta – ha sostenuto Cursi – di un’ottima proposta. Intanto bisognerebbe che le Regioni avviassero
progetti pilota, sempre d’ intesa con i pediatri”.