Il grande pianista Vladimir Ashkenazy, i direttori d’orchestra Lorin Maazel e Riccardo Chailly, la violinista Viktoria Mullova e l’etoile Alessandra Ferri saranno fra i protagonisti delle stagioni di concerti e di balletto del teatro Comunale di Modena, presentate dal sindaco Giuliano Barbolini (presidente della Fondazione teatro) e da Aldo Sisillo, direttore del Comunale

Prevalentemente incentrato sulla musica sinfonica, il cartellone dei dieci concerti comprende due cicli monografici: uno sarà dedicato a Beethoven e, in un percorso già iniziato negli anni scorsi, proseguirà nella serie delle Sinfonie e proporrà l’esecuzione integrale dei concerti pianistici del compositore; l’altro ciclo invece riguarderà Stravinskij e la Russia, con la suite ‘L’uccello di fuoco’ e ‘Petruska’.

Ad aprire la stagione, il 16 ottobre, sarà proprio Vladimir Ashkenazy, nella duplice veste di pianista e direttore dell’Orchestra di Padova e del Veneto, in un programma beethoveniano. Lorin Maazel (18 novembre) dirigerà la Filarmonica Toscanini nei ‘Pini di Roma’ di Respighi, Lior Shambadal (9 dicembre) condurrà i Berliner Symphoniker con Paolo Restani al pianoforte, sempre in un concerto dedicato a Beethoven, Riccardo Chailly (30 marzo) l’Orchestra sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, mentre Viktoria Mullova il 4 maggio eseguirà musiche di Stravinskij, Prokofiev e Mozart con l’Orchestra da camera di Brema. Rudolf Buchbinder, Adam Fischer, il pianista Mikhail Rudy sono fra gli altri musicisti del cartellone.

La stagione di balletto, come sempre, si suddivide fra una proposta più classica (con cinque spettacoli) e un cartellone di quattro titoli contemporanei, ‘L’altra danza’. La stagione sarà inaugurata il 25 ottobre dal Balletto nazionale della Cina che presenterà, in prima italiana, ‘Lanterne rosse’, una creazione ispirata all’omonimo film di Zhang Yimou, che lo stesso regista ha adattato per il palcoscenico. Fra gli altri titoli, ‘Spartacus’ la più nota delle creazioni di Yuri Grigorovich, ‘La Bayadere’, quintessenza dello stile di Marius Petipa, col Royal Ballet of Flanders, la prima nazionale (il 7 maggio) di una nuova creazione di Maurice Bejart per il Tokyo Ballet, e una coreografia di John Neumeier ispirata a ‘Un tram che si chiama desiderio’ di Tennessee Williams, con Alessandra Ferri nel ruolo principale. In un’esplorazione dei linguaggi non convenzionali del movimento e della luce, ‘L’altra danza’ si muove fra la prima di ‘Hic’, nuova coreografia di Giorgio Rossi con l’associazione Sosta Palmizi, ‘Extra dry’ del coreografo Emio Greco, una ‘Serata neoclassica’ con la compagnia Aterballetto, che prevede anche una nuova coreografia di Mauro Bigonzetti, in coproduzione col Comunale di Modena, e una selezione delle maggiori opere di Martha Graham, con la compagnia fondata dall’artista americana, scomparsa dieci anni fa.