Accompagnata da temperature da piena estate, si è aperta a Modena, Carpi e Sassuolo la terza edizione del ‘Festival filosofia’ che esplora il tema della vita.


Proteggendosi dal sole delle 17 con cappelli di carta e
giornali, in piazza Grande, a fianco del Duomo di Modena, gia’
duemila persone (e diverse centinaia nella chiesa di S. Carlo,
collegata in videoconferenza) hanno seguito nel pomeriggio la
lezione di Remo Bodei, storico della filosofia all’ universita’
di Pisa e supervisore scientifico del Festival, mentre in piazza
Re Astolfo a Carpi ha parlato Fernando Savater, e al Palazzo
Ducale di Sassuolo l’antropologo inglese Jack Goody. Per motivi
di salute, il sociologo Richard Sennet ha dovuto rinunciare e al
suo posto si e’ tenuta la conferenza di Saskia Sassen. Gia’ con
questi primi appuntamenti si rinnova dunque il successo del
Festival, e l’ interesse per una materia, la filosofia, che
potrebbe apparire per ‘iniziati’.

”La filosofia obbliga a pensare su quello che e’ il senso
ultimo dell’ esistenza – osserva Remo Bodei – Compito di una
manifestazione come il Festival e’ aiutare le persone a
riflettere, e costringere noi tutti a disabituarci al fast food
intellettuale. La filosofia e’ una ricerca continua che richiede
molta pazienza. Gia’ Platone sosteneva che e’ come una scintilla
che si trasmette dall’ esterno e deve alimentare una fiamma.
Senza filosofia questo mondo sarebbe molto piu’ violento,
fanatico, esposto ai capricci dei potenti”.

Il festival affronta l’ampio tema della vita, dal punto di
vista biologico, etico, educativo. Il filosofo Fernando Savater
si sofferma sul senso del termine ‘umanita”: ”L’ umanita’ e’
quello che tutti condividono – sottolinea – Essere umani
significa riconoscere l’ umanita’ degli altri. La vera umanita’
non ha gradi differenti, non ha livelli. E la filosofia ha il
compito di farci riflettere anche sull’ educazione”.
Jack Goody rimarca il ruolo della comunicazione nello
sviluppo della civilta’: ”La comunicazione linguistica e’ la
fondamentale differenza fra la vita umana e quella degli
animali. Il linguaggio visibile, il linguaggio scritto, poi, ha
fornito un impulso fondamentale”, ha detto, sottolineando anche
l’ importanza della diffusione della carta per la circuitazione
della cultura. ”Difficilmente, ancora per molti anni, la
comunicazione elettronica soppiantera’ la carta”, ha annunciato
l’ 85enne studioso inglese.