Una donna su due a Modena desidererebbe più figli di quelli che ha e lo stesso pensa il 44 per cento degli uomini. La forbice tra desiderio e realtà è più ampia tra i disoccupati e tra chi lavora con contratti di collaborazione, mentre il titolo di studio più elevato aumenta in modo significativo il divario per gli uomini, e non per le donne, così come il reddito familiare riduce le distanze solo per i primi. Per le donne, invece, la differenza è più bassa quando si trovano in posizioni di lavoro part-time.


Sono i primi risultati di una ricerca promossa dalla commissione alle Pari opportunità della Provincia di Modena su “Genitorialità, lavoro e qualità della vita: una conciliazione possibile” che viene presentata nel corso del convegno in programma domani, mercoledì 1 ottobre, alle 16, alla sala dei Centocinquanta della Camera di commercio (via Ganaceto 134 a Modena).

Interviene alla presentazione il presidente della Provincia Graziano Pattuzzi. La giornalista Sara Gelli coordina una tavola rotonda con Elisabetta Addis, dell’Università di Sassari, l’assessore alle Pari opportunità Morena Diazzi e rappresentanti del mondo imprenditoriale. Conclude la presidente della commissione alle Pari opportunità Paola Panini.