Ci sono ancora cadaveri di militari italiani sotto le macerie della palazzina distrutta dall’esplosione di un camion imbottito di esplosivo che stamani uno – o forse due – kamikaze hanno fatto saltare in aria nel complesso che ospita la base dei carabinieri italiani a Nassiriya.

Lo ha detto all’Ansa Andrea Angeli, portavoce dell’autorita’ provvisoria della coalizione il quale ha anche precisato che e’ cominciata l’evacuazione in elicottero dei feriti. Altri feriti sono stati trasferiti nel vicino ospedale di Nassirya dove sono confluiti anche medici e crocerossine dell’ospedale militare che sorge presso Tallil, tra cui anche il medico militare, dott. Giuseppe Gibbino, coordinatore medico italiano della coalizione.

Il portavoce ha inoltre detto che tra le vittime – delle quali non ha potuto precisare il numero – vi erano alcuni carabinieri che avevano quasi completato il loro periodo di servizio di quattro mesi e che il prossimo 15 novembre sarebbero dovuti rientrare in Italia insieme con il comandante Georg di Paoli. Secondo una prima ricostruzione dell’attacco, stamani intorno alle 10:40 locali (le 08:40 in Italia), un camion ha forzato il posto di blocco all’entrata della base ed ha proseguito la sua corsa sino davanti alla palazzina di tre piani che ospitava il dipartimento logistico della base dove e’ scoppiato.

La violenza dell’esplosione ha fatto crollare gran parte dell’edificio ed ha inoltre danneggiato gravemente una seconda palazzina – dove ha sede il comando della base – che sorge a circa 100 metri di distanza, sulla sponda opposta del fiume Eufrate che scorre in mezzo al complesso. I vetri delle finestre dell’edificio sono andati in frantumi e anche gli infissi sono stati gravemente danneggiati.
Distrutti anche gli uffici di un’altra palazzina vicina dove ha sede una Ong americana, la International Medical Corps, attiva nella zona da circa sei mesi. Tra il personale della Ong vi sono stati almeno 10 feriti, tra cui lo stesso coordinatore, il britannico Emar Triangle, 50 anni.

L’esplosione ha innescato anche un violento incendio che ha distrutto quasi tutti i veicoli – jeep, Land Rover, furgoncini VM e camion – parcheggiati nel cortile antistante.
Tutta l’area circostante la zona e’ stata chiusa al traffico e la strada che conduce al complesso bloccata e presidiata da carabinieri, da militari della Brigata Sassari e uomini del genio guastatori (Boe, Bonifica ordigni esplosivi).