Aperitivi ‘vietati’ e niente pasta prima del tour de force gastronomico di Natale e fine anno. Senza piccoli trucchi e sacrifici preventivi, infatti, pranzi e cenoni delle feste rischiano di regalare agli italiani dai due ai quattro chili in più.

Meglio contenere i danni prima e dopo ma lasciare il menù libero durante le feste. Seguire adesso una mini-dieta ipocalorica e camminare mezz’ora al giorno serve ad ammortizzare gli stravizi della cena della vigilia e del pranzo di Natale, ma anche del cenone di Capodanno. Così in queste occasioni ci si potra’ concedere senza problemi primi piatti conditi, dolci e anche torroni e frutta secca, anche perchè stare a tavola con parenti e amici è gratificante e ci fa bene.

‘Da oggi al 24, allora, e poi
dal 27 al 31 meglio limitarsi a un cappuccino con due fette biscottate a colazione, a un secondo con abbondante contorno a pranzo, e lo stesso a cena. Il tutto accompagnato da un cucchiaio d’olio e 80 grammi di pane al giorno”.
Niente pasta, quindi, e al bando gli aperitivi, tanto di moda per scambiarsi regali e auguri con colleghi e amici. E’ quella che l’esperto chiama ‘dieta di compenso’.

Se poi si vuole stare ancora più attenti, ”per il pranzo del 24 e del 31 e la cena del 25, si può optare per un bel piatto di frutta o uno yogurt”. La sera della vigilia, inoltre, ”è consigliabile limitare gli alcolici, bevendo non più di due bicchieri di vino o uno se poi si conclude la cena con un amaro. Non dimentichiamo che durante le feste, a mettere a rischio la linea non sono solo la moltiplicazione delle portate o i dolci natalizi, ma soprattutto i troppi brindisi”.

Via libera invece ai menù che
privilegiano cibi semplici e nutrienti, ma poco calorici, ”come le lenticchie di capodanno, che oltre a essere buone fanno bene e portano anche denaro”. Basta qualche piccolo sacrificio preventivo, sottolinea l’esperto, ”per ritrovarsi il 6 gennaio addirittura con qualche chilo in meno”. Natale ‘di magro’, rigorosamente, per ”gli ipertesi, i diabetici e chi si è sottoposto da poco a interventi di cardiochirurgia. Per loro, infatti, non sono ammessi strappi alle regole: la posta in gioco, cioè la salute, è troppo alta anche per il Natale”.