Si profila il tutto esaurito per
Capodanno, con quasi 7 milioni di italiani pronti a festeggiare
fuori casa e disposti a spendere per il classico cenone di fine
d’anno anche 900 euro. Secondo la Federalberghi-Confturismo,
infatti, oltre ai 2 milioni di italiani già in vacanza per
Natale, per l’ultimo dell’anno si muoveranno 4,7 milioni di
persone (+40% sul 2002), l’86,5% dei quali (l’85% nel 2002)
resterà in Italia, mentre il 13,5% (contro il 15% del 2002)
andrà all’estero.


La Regione più visitata sarà il Trentino Alto Adige (15%),
seguito da Lombardia (13%) e Piemonte (8%). Si andrà
soprattutto in montagna (54% della domanda), nelle città d’arte
(21%) e al mare (11%). L’alloggio preferito sarà la casa di
parenti o amici (38% rispetto al 29% del 2002), seguito
dall’albergo (30% rispetto al 40% del 2002) e dalla casa di
proprietà (9%, come nel 2002). Si dormirà in media 3,7 notti
fuori casa (rispetto alle 3,4 notti del 2002) per una spesa
media pro-capite di 399 euro rispetto ai 411 del 2002 ed un giro
d’affari di 1,9 miliardi di euro rispetto agli 1,4 miliardi del
2002.

Per ciò che riguarda invece l’aspetto enogastronomico del
Capodanno, il Centro Studi Fipe-Confcommercio ha previsto che a
San Silvestro saranno oltre 6 milioni gli italiani che
affolleranno i 65 mila ristoranti aperti (86,7% del totale), che
proporranno il classico cenone a un prezzo medio di 95 euro a
persona, con punte minime di 35 euro e massime che toccano i 900
euro. Dunque gli italiani spenderanno per il cenone oltre 568
milioni di euro.

A festeggiare il nuovo anno in una delle 3000 discoteche
italiane, saranno invece circa 2 milioni di italiani, per una
spesa stimabile in circa 68 milioni di euro, con una spesa media
a persona di 35 euro. Nei menu, seguendo ormai un trend
consolidato, trionfa la tradizione regionale e l’alta qualità
dei prodotti italiani: nel 90% dei casi, l’offerta gastronomica
sarà improntata alla tradizione, mentre nel restante 10% la
cucina sarà creativa o internazionale. Per il brindisi di fine
anno lo spumante italiano non ha rivali: il 54% dei ristoranti
lo servirà in esclusiva, mentre il 21% servirà solo champagne
e in un ristorante su quattro le bollicine italiane
affiancheranno quelle francesi. Anche nei dolci i tradizionali
artigianali battono il prodotto industriale: il 60% dei
ristoranti servirà esclusivamente dolci della tradizione locale
mentre nel 36% dei casi li accompagnerà a quelli industriali di
ricorrenza (panettone e pandoro) e solo 4 ristoranti su 100
serviranno esclusivamente prodotti industriali.