Sarà per il caro prezzi o per la ricerca di genuinità che quasi due italiani su tre (64%) fanno la spesa direttamente in campagna dagli imprenditori agricoli. E’ quanto emerge da una indagine campionaria Agri2000 svolta nel 2003 su un campione di 1.500 persone e divulgata dalla
Coldiretti.


In particolare, i prodotti più gettonati risultano essere il vino (33%), i formaggi (29%) e la frutta e verdura (27%) e ben il 42% dei frequentatori delle aziende agricole dichiara di trovare convenienti i prezzi proposti.
Rassicurante è anche il
gradimento sulla qualità, che varia dall’ottimo (36%) al buono (64%).

Unico neo, sottolinea la Coldiretti, ”la distanza eccessiva dalle aziende, che, in più della metà dei casi (53%)
rappresenta il principale ostacolo all’acquisto nelle aziende agricole. Da qui la richiesta di aprire nelle città veri e propri mercatini della campagna che sono peraltro, come sottolinea l’organizzazione agricola, in forte crescita negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Francia dove rappresentano
ormai una componente strutturale della vendita al dettaglio”.

Negli Usa, in particolare, secondo Nomisma, sono presenti quasi 3.000 ‘Farmers Market’ con una crescita dell’80% dal 1994 ad oggi, mentre la nuova legge americana sull’agricoltura ‘Farm Bill’ prevede ulteriori forme di incentivazione. In Gran Bretagna il fatturato raggiunto dai ‘British Farmers Market’ ha raggiunto 264 milioni di euro e il loro numero è raddoppiato
negli ultimi due anni per raggiungere le 450 unità e 15 milioni di presenze di consumatori all’anno. In Francia, infine, la vendita diretta è una realtà consolidata che raggiunge il 15% del mercato.