Il peggio dovrebbe ormai essere alle
spalle sia per quanto riguarda le vendite interne che le
esportazioni. Nel 2004 e, in accelerazione, nel 2005 l’industria
ceramica italiana dovrebbe dimenticare il difficile triennio
appena trascorso per mettere a segno marcati incrementi
percentuali.

In base ai dati del preconsuntivo realizzato da
Assopiastrelle in collaborazione con Prometeia il 2003 si è
chiuso con una flessione dell’1,8% della produzione pari a 594,6
milioni di euro e con un calo del 3,4% delle vendite in discesa
a 587,5 milioni. Brusco stop anche per le esportazioni in
contrazione del 5,5% per un totale di 413,6 milioni di metri
quadrati a fronte di una crescita delle vendite sul mercato
interno che guadagnano l’1,9% sul 2002.

Per il prossimo biennio le stime di Assopiastrelle-Prometeia
prevedono una crescita della produzione che dovrebbe raggiungere
i 622 milioni di metri quadrati, appena 16 milioni in meno
rispetto al record del 2001. La domanda interna di piastrelle,
invece, grazie al buon andamento dell’attività edilizia,
dovrebbe riportarsi sui livelli del 2001 per un totale di 192
milioni di metri quadrati. In crescita vi dovrebbero essere
anche le esportazioni che, nel biennio 2004-2005, dovrebbero
crescere del 2,5%. Euro permettendo.