”Vorrei che si dicesse di me – ballerino, uomo di teatro e di cucina, artista – che ho unificato in una vita, la mia, molte vite diverse”. E in effetti Daniel Spoerri, nato a Galati in Romania nel 1930, ha
sommato biografie multiple, riuscendo a far convivere passioni diverse e di volta in volta totalizzanti: fu ballerino, coreografo e assistente alla regia a Berna negli anni Cinquanta, poi alla fine degli anni Sessanta lanciò la ‘eat art’ aprendo
un ristorante a Dusseldorf e organizzando famosi banchetti.


Non a caso ‘La messa in scena degli oggetti‘ è il titolo che il curatore Sandro Parmiggiani ha scelto per l’antologica che
Palazzo Magnani di Reggio Emilia dedica a Spoerri.

La mostra (fino al 12 aprile) documenta con 150 opere tutto il percorso
dell’artista romeno, dai ‘quadri-trappola’ dell’esordio fino ad una installazione di 37 metri (mai esposta) di tavole della ‘Catena genetica del mercato delle pulci’.

Nei lavori di Spoerri
l’oggetto viene riscoperto e ‘salvato’: oltre a ricordare tutto il suo bagaglio di funzioni, storie e memorie passate, esso assume nuovi significati e una nuova vita attraverso la sua incorporazione nell’opera.

Info: 0522/454437Palazzo Magnani.