La Regione Emilia Romagna ricorre contro il decreto del Governo che eroga 1.000 euro alle famiglie per il secondo figlio.

Motivo del ricorso alla Corte costituzionale, presentato il 22 gennaio: il fatto che il bonus venga dato a tutti indipendentemente dal reddito familiare e l’esclusione dei cittadini extracomunitari anche se regolari.

Si tratta inoltre di un problema di attribuzione di competenze. “L’intervento a favore del secondo figlio ‘rientra nel novero dei servizi sociali’, materia di sicura spettanza delle Regioni”, ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Gianluca Borghi.

“Non può funzionare un welfare dove una parte delle politiche sociali le fa lo Stato e un’altra parte le fanno gli enti locali, cui però il Governo taglia le risorse – ha aggiunto il presidente della Regione Vasco Errani -. Così si genera il caos”.