Sono le badanti, i professori privati, i muratori e gli psicologi alcune tra le categorie in cui si annida di più la piccola evasione fiscale. E’ quanto rivela un’indagine condotta dall’Eures su un campione di mille abitanti, distribuiti sul territorio nazionale.


L’82,1% denuncia di non avere mai ottenuto ricevute fiscali o fatture da insegnanti privati e centri di sostegno allo studio; situazione analoga per baby sitter, badanti (81,7%) e per le colf (80,3%).

Il primato dell’irregolarità, tra gli artigiani, spetta invece a muratori e imbianchini col 70% degli evasori segnalati. Seguono tappezzieri (65,8%), falegnami (62,6%), fabbri (61,6%), idraulici (58,7%) ed elettricisti (55,4%).

Tra i professionisti risultano meno ligi gli psicologi, che rilasciano spontaneamente la fattura solo secondo il 45,3% degli intervistati. Complessivamente la quota più alta di evasori si percepisce tra gli architetti (42,5%), gli psicologi e psichiatri (39,3%), i geometri (37,8%).

Nel campo del commercio al dettaglio, oltre il 90% rileva che le fatture e gli scontrini sono emessi regolarmente. La quota si rivela più bassa per alcune categorie, soprattutto per le ditte di materiali edili e piastrelle, che soltanto nel 76,7% dei casi rilasciano ricevuta senza una sollecitazione del cliente.