La sesta edizione dell’indagine annuale sulle condizioni socioeconomiche del distretto ceramico di Sassuolo, presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa dall’Assessore alle attività produttive del Comune Patrizia Barbolini e dalla curatrice Anna Bernardi, cade in un momento di stagnazione e di crisi mondiale dei consumi e della produzione.

“Come già evidenziato nella scorsa edizione della ricerca – afferma l’assessore Barbolini – emerge prepotentemente la necessità di una sorta di task force, formata dalle istituzioni, dai tecnici, dai ricercatori e dagli imprenditori per mettere a punto strategie di breve e medio periodo per arginare fenomeni di impoverimento del territorio”.

La ricchezza pro-capite prodotta nel distretto ceramico di Sassuolo è di circa 31.000 euro a prezzi correnti, più elevata del 35% rispetto alla media regionale e del 22% rispetto alla provincia di Modena. Fino al 2002 c’è stata una crescita del numero delle imprese con sede nel distretto, e il settore dei servizi ha fatto segnare lo sviluppo maggiore.

Il distretto si caratterizza ancora una volta per la dinamicità ma emerge contestualmente una peculiarità non del tutto positiva: il ricorso al lavoro interinale e i contratti a tempo determinato sono aumentati rispetto alle altre forme contrattuali. Le uscite dal mercato del lavoro sono in aumento rispetto alle entrate, questo dato riflette la flessione dell’economia rispetto al periodo 2000-2002.