I fiori all’occhiello del ‘made in Italy’, la moda e la Ferrari, saranno insieme protagonisti dell’inaugurazione dello Shanghai International Circuit, l’avveniristico autodromo cinese. La Ferrari, con il suo presidente Luca Cordero di Montezemolo, da poco anche nuovo presidente Fiat e numero uno di Confindustria, farà da madrina al più grande circuito di tutto il Far East: verrà inaugurato domenica 6 giugno, con una parata di auto e modelle, e il prossimo settembre ospiterà il suo primo Gran Premio.

Le creazioni di sei case di moda italiane, Blumarine, Gianfranco Ferré, Laura Biagiotti, Mariella Burani, Valentino e Versace, si affiancheranno in pista ai più recenti modelli della casa di Maranello, capitanati dalla F2003GA, campione del mondo di Formula 1 in carica, guidata dal pilota Luca Badoer, in un’irripetibile passerella di eccellenza italiana. Oltre che durante le celebrazioni dell’ autodromo, la Moda italiana sfilerà a Shanghai anche il 5 giugno, durante il Gran Galà Ferrari presso la Shanghai Exibition Hall, in una serata cui sono stati invitati cinquecento vip e giornalisti, cinesi e internazionali. Quest’ultimo evento fa parte di un progetto di internazionalizzazione del sistema moda italiano, elaborato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana a seguito dell’Accordo di Settore, siglato dal Ministro per le Attività Produttive Adolfo Urso. Il progetto ‘La Moda Italiana nel Mondo’ é un programma promozionale, in collaborazione con l’Istituto per il Commercio Estero, che vuole rafforzare la posizione acquisita dalla moda italiana nei principali mercati di sbocco, e, soprattutto, intende favorire la penetrazione di marchi italiani nei nuovi mercati, come quello cinese. La Cina, secondo gli analisti, è il mercato del futuro, il nuovo scenario internazionale più promettente, grazie alla crescita dell’economia, all’apertura del Paese agli scambi con l’estero, all’ampliamento della classe più agiata, a una nuova propensione al consumo, oltre che alle grandi dimensioni.

“In quest’ambito la nostra filosofia, di investire in mercati nuovi, ha fatto scuola – commenta Mario Boselli, presidente della Cnmi – sia il Ministero per le Attività Produttive con delega all’internazionalizzazione, sia l’Istituto per il Commercio con l’Estero hanno fatto propria la visione di Camera Moda: incentrare la promozione dei nostri prodotti, soprattutto di pret-a-porter di lusso, in quei paesi che abbiano un Pil superiore al 3%. La Cina – conclude Boselli, in partenza domani per Shanghai – rappresenta sicuramente un mercato di prioritario interesse, al quale il nostro Paese deve guardare con grande attenzione”.