Il 28 settembre scorso quando l’Italia sperimentò il primo blackout del dopoguerra, il paese rimase al buio, in media, 7 ore: 418,32 minuti per l’esattezza. Il dato medio – reso noto dall’Authority per l’energia – mostra una forte penalizzazione per le regioni meridionali che hanno ‘scontato’ una durata tripla dell’interruzione di corrente: 3,5 ore infatti la media al nord, fino a 10 nel meridione, con una punta di 13 ore in Sicilia, contro appena 3 ore in Lombardia.

Il dato in dettaglio:
Piemonte: 176,29; Valle d’Aosta 189,13; Liguria 193,66; Lombardia 166,70; Trentino 208,10; Veneto 244,80; Friuli v.g. 198,45; Emilia Romagna 304,94; Toscana 368,53; Marche 689,32; Umbria 636,48; Lazio 658,79; Abruzzo 737,32; Molise 677,60; Campania 621,51; Puglia 694,67; Basilicata 647,98; Calabria 438,27; Sicilia 806,18; Sardegna 0.
In media: al nord 208,96 monuti, al centro 564,58 minuti, al sud 619,78 minuti.