Come previsto e annunciato dalle previsioni di venerdì scorso, è in atto una pausa dell’estate, non solo con temporali ma con una vera e propria situazione quasi autunnale, ieri addirittura sulle Alpi è nevicato a 1800 m o anche un pò meno in alcune zone.


Al momento non sono segnalate nevicate sulle nostre cime, ma in giornata qualche fiocco potrebbe cadere sulle vette più alte, come Giovo, Cimone, Corno, Cusna.
Fin troppo fresco in pianura con soli 15°c a Modena e anche a Marzaglia, la nuvolosità infatti annulla quasi del tutto l’effeo “isola di calore urbano”.
In alcune zone della bassa Reggiana addirittura solo 12-13°C, mentre il freddo è notevole nelle colline: 9°C a Serramazzoni, 10 a Pavullo, solo 5.9°C a Lago Santo e 4°C sul Cimone.

Tutto ciò a causa di una saccatura in quota, a cui si associa aria molto fredda per la stagione (-20°c a 500 hPa, circa 5500 m); l’anticiclone delle Azzorre oltre che ritirato sull’Atlantico, estende un promontorio all’Islanda, da cui affluise appunto l’aria fredda.
Al suolo si sta formando una piccola depressione complessa con minimo su Golfo di Genova e alto Adriatico, dove poi si sposterà nelle prossime ore, favorendo domani una fase di correnti più nordoccidentali, ma mercoledì transiterà un nuovo piccolo impulso.

Da giovedì, gradualmente, si farà strada l’anticiclone delle azzore più “tradizionale”, cioè non troppo caldo (almeno inizialmente) e con un debole ritorno di aria fresca da nordest. Verso il fine settimana sembra estendersi anche la componente subtropicale e le temperature potrebbero quindi aumentare nettamente, comunque la situazione andrà confermata, passato l’attuale peggioramento meglio gustarsi le giornate gradevoli attese a metà settimana.

A parte gli aspetti di benessere fisico per chi sta nelle città però, preme sottolineare gli aspetti indiretti positivi sull’ambiente grazie al calo delle temperature in atto: infatti un minor uso di condizionatori significa meno necessità di energia e quindi, indirettamente, di emissioni di “gas serra”: da una stima dell’Osservatorio Geofisico basata sulla bibliografia scientifica infatti evitare l’uso di condizionatori negli appartamenti e uffici di una città delle dimensioni di Modena significa approssimativamente evitare l’emissione di circa 1000 tonnellate di gas serra, anidride carbonica in particolare, al giorno.