‘Occorre da parte della Regione Emilia-Romagna un maggiore impegno nei confronti delle nostre Forze dell’Ordine‘. Questo chiede, attraverso un’interrogazione alla Giunta Regionale, il Consigliere Regionale di Forza Italia Fabio Filippi.

“Carabinieri, Guardia di Finanza e le altre forze dell’ ordine – sottolinea Filippi – in virtù della loro particolare attività, vengono spesso destinati a presidiare e difendere territori anche molto lontani dalle zone di residenza, e possono trovarsi in gravi difficoltà sia per il reperimento di abitazioni, sia per il raggiungimento del luogo di lavoro con mezzi pubblici. Per questo il legislatore ha il dovere di considerare l’opportunità di facilitare l’inserimento dei tutori dell’ordine, e delle loro famiglie, nei contesti urbani nei quali svolgono il loro servizio di tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico”.

Un anno fa il Consigliere Filippi con i colleghi del Gruppo regionale di Forza Italia, hanno ottenuto la modifica della Legge regionale relativa alle case popolari, inserendo un emendamento che riserva una quota parte degli alloggi alle Forze dell’Ordine.

“L’impegno della Regione non dovrebbe limitarsi a questo – prosegue Filippi – ho chiesto alla Giunta Regionale di impegnarsi nei confronti dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine anche consentendo loro di usufruire gratuitamente dei mezzi pubblici quando sono in servizio e indossano l’uniforme. Uomini in divisa su autobus, treni e corriere fungerebbero da deterrente per eventuali malintenzionati. La Regione Lazio – conclude il Consigliere – con una propria Legge ha già intrapreso questa strada consentendo agli appartenenti all’Arma dei Carabinieri, alle Forze di Polizia, alla Polizia Penitenziaria, alla Guardia di Finanza, alla Polizia Municipale ed alle altre forze di Pubblica Sicurezza di utilizzare gratuitamente, anche su linee extraurbane, i mezzi di trasporto pubblico utilizzando la tessera di servizio rilasciata dai rispettivi Comandi di appartenenza; la Regione Emilia-Romagna dovrebbe seguire l’esempio e modificare la propria Legge sui trasporti pubblici”.