Una visione strategica comune per lo sviluppo sostenibile della montagna modenese, azioni e progetti specifici rivolti allo sviluppo delle aree collinari e montane nell’ambito di una quadro integrato di interventi, ma anche programmazione coordinata delle risorse destinate all’area, valorizzazione della progettazione locale e corsie privilegiate per candidare idee e progetti innovativi ai finanziamenti su programmi nazionali ed europei.


Sono i contenuti che avrà l’Intesa istituzionale di programma, lo strumento previsto dalla nuova legge regionale sulla montagna per sostenere lo sviluppo socio-economico dell’Appennino, definiti dalla convenzione siglata venerdì 30 luglio tra Provincia e Comunità montane che rappresenta l’inizio del percorso che porterà entro l’anno all’approvazione dell’Intesa vera e propria.

“Lo strumento è innovativo – commenta il presidente della Provincia Emilio Sabattini – e valorizza le risorse della montagna senza interventi di tipo assistenzialistico, ma rendendo protagonista il territorio di una cultura del progetto. Ed è importante che a Modena, prima provincia ad applicare concretamente la nuova legge, l’Intesa coinvolga in forma associata le tre Comunità montane. Non è più il tempo di correre ognuno per sé”.

La convenzione fa riferimento al documento “Agenda strategica per lo sviluppo sostenibile delle aree collinari e montane” che rappresenta una sintesi dei percorsi già avviati negli scorsi anni con l’esperienza dei Patti territoriali o con l’attuazione delle politiche dei Fondi strutturali europei.

“Sono esempi positivi di programmazione concertata – spiega Maurizio Maletti, assessore provinciale alle Politiche urbanistiche e alla qualità del territorio – e che hanno permesso di attivare investimenti nel territorio montano per oltre 172 milioni di euro tra il 2000 e il 2004 con 291 progetti pubblici e 518 privati. Ora, anche nella prospettiva di una riduzione delle risorse nazionali ed europee sulla quali poter contare, è importante utilizzare tutte le potenzialità offerte dalla nuova normativa per individuare insieme le priorità e realizzare gli interventi”.

Entro la metà di ottobre sarà presentata una prima bozza dell’Intesa dopo una fase di consultazione e di programmazione negoziata che coinvolgerà anche le parti economiche e sociali. L’approvazione definitiva è prevista entro la fine dell’anno. L’Intesa potrà essere allargata anche al di fuori del territorio montano nell’ambito di processi di programmazione negoziata.