Oggi si riuniscono a Londra le nove scuderie che
alla vigilia del gp del Brasile firmarono la proposta di
riduzione dei costi rigettata dalla Ferrari. E anche stavolta il
Cavallino non ci sarà.

Secondo quanto riportato dal sito della BBC le nove scuderie
che in Brasile si schierarono contro la Ferrari sono decise ad
andare avanti sul loro programma: ridurre a sole dieci le
giornate di test privati durante la stagione.


Alla vigilia dell’ ultimo gp della stagione Stoddart (Minardi) tenne
banco mostrando ai media di tutto il mondo il documento con nove
firme e la casella vuota della Ferrari. L’ australiano
proprietario della Minardi sostenne che la Ferrari era contro la
riduzione dei costi, cercando di far credere che la salvezza di
corse storiche come i gp di Francia a Magny Couurs e d’
Inghilterra a Silverstone erano nelle mani di Maranello. Jean
Todt invece spiegò che la proposta, caldeggiata da Ecclestone e
firmata dalle altre nove scuderie del mondiale, non era
“sensata” e rilevava che insieme alle misure per ridurre i
costi si doveva affrontare anche l’argomento dell’aumento delle
entrate.

Todt inoltre mise in guardia contro i rischi
connessi alla ventilata ipotesi di tornare al fornitore unico di
gomme e rese noto che
Maranello avrebbe presentato, d’ accordo con la Fia, una sua
controproposta.