Gli asili di Reggio Emilia, oggetto di studi da ogni parte del mondo per la loro qualità, e che in
passato hanno anche ricevuto il plauso del presidente Usa Bill Clinton, restano un esempio a livello mondiale: lo scrive oggi il quotidiano ‘The Guardian’, in un’analisi di Lisa Harker, presidente della fondazione per l’infanzia britannica Daycare
Trust.


Affermando che il Regno Unito è molto indietro nel settore del welfare per l’infanzia, l’analista scrive in un articolo intitolato ‘Lezioni da Reggio Emilia’ che gli esempi di altri Paesi possono essere utili per recuperare il tempo perduto.

“Un posto offre uno standard con il quale tutti gli altri si
possono misurare. Non è una nazione, ma una città. I servizi per i bambini della città di Reggio Emilia e la teoria pedagogica sui quali sono basati, hanno una reputazione in tutto il mondo. Ciò che accade nei circa 30 centri dedicati ai bambini con meno di sei anni a Reggio Emilia, non può essere
trascritto in un programma o in un manuale. Il loro approccio è influenzato da un’immagine del bambino non come un vaso vuoto dentro al quale versare gli ingredienti giusti, ma come un essere umano dal potenziale straordinario. Grande enfasi è
posta sull’incoraggiamento alla curiosità e all’innovazione, con gli insegnanti e i bambini impegnati in un costante processo di scoperta. Il bambino non è visto come un recipiente passivo
di educazione, ma come un partecipante attivo”.

“Il personale – prosegue il commento – è sicuro di sé ed articolato, con i genitori che vengono invitati a partecipare. I risultati non sono né predeterminabili né necessariamente misurabili. Ma un enorme numero di testimonianze suggerisce che
così si offre al bambino la fondazione più forte per la vita”.