Supera già i tre milioni e mezzo di euro la raccolta fondi in Italia per i progetti dell’UNICEF a favore dei bambini: oltre 1.360.000 euro raccolti tramite l’iniziativa UNICEF-La Repubblica-L’Espresso e 2.170.000 euro raccolti direttamente dall’UNICEF Italia.


In tutta Italia centinaia di volontari dei Comitati regionali e provinciali dell’UNICEF si sono attivati per raccogliere fondi, mobilitando enti locali, aziende, istituti bancari, Vigili del Fuoco. Ad esempio, il 14 e 15 gennaio il Comune di Firenze promuove una raccolta fondi per l’UNICEF coinvolgendo scuole, supermercati, teatri, alberghi; il Comune di Alghero ha stanziato 45.000 euro, uno per abitante, da destinare all’UNICEF e ad altre associazioni; il Comune di Salerno ha raccolto per l’UNICEF 50.000 euro (compresi i fondi originariamente destinati ai fuochi d’artificio per la festa di Capodanno). La Regione Liguria organizzerà allo stadio Ferraris di Genova uno speciale derby di calcio Genoa-Sampdoria pro-UNICEF.

Molte anche le iniziative di solidarietà delle aziende, tra le altre Poste Italiane, Ferrari, ManagerItalia, Pfizer, Anec-Agis, i supermercati Unes di Milano e SIR di Roma. Oltre al Gruppo La Repubblica-L’Espresso, anche Quotidiano Nazionale (La Nazione, Il Resto del Carlino, IlGiorno) e il circuito RDS hanno lanciato iniziative di raccolta fondi a sostegno dei programmi UNICEF.

L’associazione a favore dei bambini continua a operare in tutti i paesi colpiti dal maremoto e ha lanciato un appello per mobilitare subito 144 milioni di dollari, necessari per gli aiuti all’infanzia. Finora, nel mondo, sono stati raccolti per l’UNICEF oltre 50 milioni di dollari, tutti già impegnati per i primi aiuti. Accanto agli interventi immediati (vaccini, sali reidratanti, medicinali e acqua potabile) per salvare la vita dei piccoli sopravvissuti, esposti al rischio malattie e acqua inquinata nei campi per sfollati (solo a Sri Lanka sono circa 300.000 i bambini nei campi), l’UNICEF ha avviato nei paesi più devastati interventi a protezione dei bambini rimasti soli.

A Sri Lanka l’UNICEF sta concludendo, insieme ad altre associazioni, la registrazione e identificazione dei bambini rimasti soli, orfani o separati dalle famiglie. In Indonesia, dove il governo stima che gli orfani siano 35.000, sono stati aperti i primi “centri a misura di bambino” per il censimento, la protezione e il ricongiungimento familiare; entro i prossimi giorni saranno operativi 20 centri in altrettanti campi per sfollati nell’area di Banda Aceh.