Se fiori e lumi di candela sono un ingrediente indispensabile della notte piu’ romantica dell’anno, al successo delle cene intime può contribuire anche la riscoperta di alcuni piccoli segreti della nonna che si tramandano da generazioni nelle campagne. E’ quanto afferma la Coldiretti che suggerisce di arricchire la tavola con alcune curiosità che la tradizione dei diversi territori assicura essere in grado di garantire una serata di San Valentino naturalmente intensa.

Al primo posto tra le spezie lo scettro – sostiene la Coldiretti – spetta senza dubbio al peperoncino, noto per le sue focose proprietà in tutta Italia ed anche all’estero, a cui seguono la cannella e lo zenzero. Ma dalla Calabria – riferisce la Coldiretti – “giurano” che anche la cipolla rossa di Tropea è in grado di garantire un importante successo provato anche scientificamente in Argentina dove uno scienziato calabrese dell’Università di Buenos Aires sembra aver scoperto che contiene l’ossido nitroso, il principio attivo del Viagra. E la Sicilia – continua la Coldiretti – risponde con altre specialità del territorio come il finocchietto selvatico presente in molti piatti della tradizione dell’isola che sprigiona un sapore “catturante” e il pistacchio di Bronte, esaltato, fin da tempi antichi, dai musulmani per il suo effetto stuzzicante. Impossibile – sostiene la Coldiretti – non nominare per la Puglia il cinipi, verdura simile alla cima di rapa, incrocio tra cicoria e asparago, e il verrùch, insalata verde leggermente amarognola, di dimensione ridotta rispetto alla norma, ma che, nelle campagne ne sono certi, sprigiona un potere “magnetico”. In Abruzzo la tradizione della pastorizia ha permesso di mettere a punto un particolare pecorino fresco spalmabile che la saggezza popolare considera ben più efficace delle ostriche. Anche nel meno espansivo Nord Italia non mancano le specialità di Cupido come lo Scalogno di Romagna Igp che ha ottenuto il riconoscimento europeo forse anche perché indicato come afrodisiaco già dai poeti latini Marziale ed Ovidio, fini cantori del rapporto amoroso. Per far scoccare la freccia – continua la Coldiretti – si può anche tentare con il brodo di giuggiole, un liquore dolce ottenuto per infusione dei piccoli frutti del giuggiolo, una pianta molto diffusa nei cortili del Veneto. Ma – sottolinea la Coldiretti – molti altri sono i “frutti” della campagne che la tradizione, e qualche volta la scienza, nelle diverse regioni italiane indica come elisir naturali dell’amore: dai pinoli al sedano, fino all’aglio.

E per provarli – consiglia la Coldiretti – la migliore soluzione è quella di recarsi in uno dei molti agriturismi italiani dove sono gelosamente custodite le usanze, le ricette e i segreti dei prodotti locali. D’altra parte – sostiene la Coldiretti – si stima che saranno circa 50 mila le coppie di innamorati che trascorreranno la notte più romantica dell’anno nella tranquillità della campagna lasciandosi coccolare dalle insolite attrazioni organizzate per loro dalle aziende agricole di tutta Italia. Nel 2004 l’agriturismo italiano – conclude la Coldiretti – ha fatto registrare un bilancio annuale di 3 milioni di ospiti (costante rispetto allo scorso anno), dei quali 600.000 stranieri, per un fatturato complessivo di circa 800 milioni di euro realizzato dalle oltre 13.000 aziende (+4 %) nazionali, delle quali 7.700 offrono servizi di ristorazione (+2,5%) e 10.000 (+2%) con alloggio garantito da 140.000 posti letto (+7%).