Una situazione di degrado diffuso, difficile da affrontare con interventi isolati, quasi del tutto impermeabile anche alle periodiche azioni repressive attuate dalla forze dell’ordine. Condizioni tali da pregiudicare anche il risanamento ed il recupero complessivo della fascia ferroviaria.

Nell’ambito del programma dei “Contratti di Quartiere”, infatti, il Comune di Modena ha predisposto un progetto che, appunto, somma azioni urbanistiche e programmi sociali. Il progetto è stato fatto proprio dalla Regione Emilia-Romagna, quindi approvato dal Ministero delle infrastrutture e giusto nei giorni scorsi ha ricevuto il definitivo via libera da parte della stessa Giunta regionale con relativo finanziamento di quasi 9 milioni di euro. Una somma importante, pari a circa il 50 per cento del costo complessivo dell’intervento, mentre il resto verrà finanziato con risorse locali, pubbliche e private.

Complessivamente, quindi, su via Attiraglio verranno investisti nel tempo dai 18 a 20 milioni di euro. Serviranno a trasformare la residenza, ad aprire spazi per alloggi universitari, ad avviare attività di servizio mirate all’occupazione sociale del territorio e, ancora, ad avviare un pieno recupero urbanistico dell’area circostante.
Gli interventi previsti e le relative modalità di applicazione:
1) Modificare la tipologia abitativa e la composizione sociale della residenza. Tre gli obiettivi: acquisire peso nelle decisioni condominiali per incidere sulle scelte di manutenzione, sui miglioramenti strutturali delle parti comuni e sulla messa a norma degli impianti; modificare progressivamente la tipologia abitativa unificando, ove possibile, alloggi attigui per ottenere appartamenti dimensionati per nuclei famigliari; agire anche sulla composizione sociale della residenza destinando gli appartamenti a tipologie di utenza non problematica da punto di vista sociale.
2) Modificare la destinazione dei locali a piano terra. Anche per quanto riguarda gli spazi commerciali si è proceduto con la verifica della disponibilità dei proprietari a cedere i locali e sulla base dei risultati ottenuti è stato formulato un progetto di avvio di nuove attività. Tutti gli interventi verranno attuati con l’apporto diretto di soggetti pubblici e privati. Di particolare interesse quello di cui sarà partecipe la Coldiretti che estenderà dimensioni ed attività della propria sede con la realizzazione di una sala polivalente, di un centro per la formazione agraria e di iniziative specifiche per la promozione della cultura agricola.
3) Il ruolo centrale della partecipazione. L’avvio di percorsi di partecipazione e di condivisione delle linee progettuali è uno dei requisiti richiesti dai “contratti di quartiere”.