Il 4 marzo sciopereranno i medici del servizio pubblico assieme ai veterinari, alla dirigenza sanitaria, tecnica e amministrativa per protestare contro l’empasse e la mancanza di condizioni per proseguire la trattativa di rinnovo del contratto scaduto il 31 dicembre del 2001 e oramai anche prossimo alla scadenza quadriennale il prossimo 31 dicembre.

L’agitazione coinvolge 150 mila lavoratori di tutte le sigle sindacali. Quella indetta per il 4 marzo sarà la quarta agitazione in 13 mesi. Un altro giorno di disagio nella sanità si potrà verificare il 18 marzo quando i medici di Cgil, Cisl e Uil potranno aderire alla protesta del pubblico impiego. Serafino Zucchelli, segretario nazionale dell’Anaao Assomed, il maggiore sindacato della dirigenza medica, ricorda che nell’ultimo consiglio dei ministri era stato annunciato un tavolo, ”ma nessuno ci ha convocati. Non vogliamo prestarci a manovre elettorali – ha detto Zucchelli – la nostra controparte non e’ il ministero ma il comitato di settore che conduce la trattativa per le regioni’.