Anche quest’anno torna la ‘Giornata Fai di primavera’ con la 13° edizione. Il 19 e il 20 marzo in Emilia-Romagna verranno aperti gratuitamente al pubblico 30 beni culturali normalmente chiusi. L’iniziativa di quest’anno coincide, tra l’altro, con i 30 anni di attività del Fondo per l’Ambiente Italiano.
Nel 2005 sono 400 le aperture straordinarie in tutta Italia (in 190 località), fruibili nel 35% dei casi da persone con disabilità fisica.


L’edizione 2005 della Giornata FAI di Primavera è realizzata con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana con i Patrocini dei Ministeri per i Beni e le Attività Culturali e dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna, Assessorato alla Sanità, Assessorato alla Cultura, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali e Cultura d’Europa.

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna non mancherà la tradizionale offerta del percorso tematico quest’anno dedicato ai “Luoghi della Sanità, per scoprire 12 beni di proprietà della Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione. Si va dall’Oratorio di San Lazzaro e il Centro di Storia della Psichiatria a Reggio Emilia, che sta vivendo una nuova fase di recupero artistico e storico con le importanti raccolte del centro di documentazione di storia della psichiatria, allo straordinario Complesso monumentale di San Michele in Bosco – Istituti Ortopedici Rizzoli a Bologna, composto da chiesa, sagrestia, campanile, tre chiostri, refettorio e ricchissima biblioteca, testimonianze di una secolare stratificazione di opere d’arte dal XV al XVIII secolo. Sempre a Bologna troviamo il Palazzo Ratta Pizzardi mentre a Piacenza il complesso dell’Ospedale grande con i suoi chiostri e la collezione di Dipinti, sculture e affreschi degli Ospizi Civili fino alla Chiesa dell’Ospedale a Meldola (FC), che vanta un ciclo di affreschi tra il XV ed il XVI secolo.

A fianco dei luoghi sanitari, per valorizzare a 360 gradi l’identità e il patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna – ha spiegato l’arch. Vincenzo Vandelli (responsabile culturale del Fai) – il Fai ha voluto puntare anche sulla tradizione musicale romagnola con l’apertura di villa Casadei a Savignano sul Rubicone (FC), con testimonianze legate alla vita e alla carriera di Secondo Casadei. Rientra in questa ricerca complessiva del nostro patrimonio anche l’Archeologia Industriale’, legata alla tradizione culinaria con la Sala dei Fuochi o della Cottura delle Anguille a Comacchio (Fe) ed il Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna (Pr).
E poi ancora, oltre agli itinerari tematici, verranno aperti singoli beni, proprietà private eccezionalmente visitabili come la Torre delle Donne nel Castello Boncompagni Ludovisi di Vignola (Mo), complesso fortificato tra i più belli della regione, dal quale si può ammirare uno splendido panorama sulla vallata, Villa Ugolini a Soragna, riportata recentemente all’antico splendore settecentesco dall’amore e dal coraggio dell’attuale proprietario, Villa la Rotonda dei Marchesi Guidi di Bagno a Savignano sul Rubicone , eccezionalmente riaperta al pubblico dopo lo straordinario successo del 2003.

Informazioni ed elenco completo dei monumenti aperti: Tel. 0141/720850 24 su 24, oppure Fondoambiente,
Segreteria FAI Emilia Romagna
059 226293.