Tra giugno e settembre arrivano a conclusione lavori stradali per circa 13 milioni di euro e si apriranno cantieri per oltre 44 milioni: dalla variante alla Pedemontana di Vignola al secondo lotto di quella di Finale, fino ai tanti interventi di sistemazione e manutenzione sulle diverse provinciali in pianura e in montagna per garantire la sicurezza, così come alle opere necessarie all’apertura del tratto Casinalbo-Fiorano della Modena-Sassuolo.

Tra ottobre e dicembre si concluderanno cantieri per dieci milioni di euro e se ne apriranno altri per sei milioni. Il punto sugli interventi, mese per mese da qui alla fine dell’anno, è stato fatto nel corso del convegno ‘Strada facendo’ organizzato dalla Provincia di Modena proprio “per verificare tempi e modalità di conclusione delle opere, ma anche per assumere impegni precisi e verificabili sugli interventi che devono partire” ha detto il presidente Emilio Sabattini concludendo i lavori ai quali hanno partecipato rappresentanti di Regione, Anas, Autostrade spa, Autobrennero spa, associazioni economiche e imprenditoriali.

“La nostra parte la stiamo facendo – ha aggiunto Sabattini – con il rafforzamento della struttura tecnica, ma soprattutto con la destinazione di risorse economiche certe per le priorità individuate: nel triennio prevediamo una spesa per investimenti di 25 milioni di euro all’anno di nostre risorse. Siamo consapevoli che i bisogni del sistema sociale ed economico richiederebbero ben altre cifre che non è pensabile reperire nei bilanci della Provincia, già oggi quella che in regione vanta la quota maggiore di investimenti. Noi confermiamo, comunque, che mobilità e sicurezza della rete stradale rappresentano le nostre priorità. Alla Regione, al Governo e agli altri soggetti in campo – invita Sabattini – chiediamo però di onorare gli impegni assunti, molte volte rimasti solo sulla carta”.

L’assessore alla Viabilità Egidio Pagani, nel riepilogo delle opere in corso e degli interventi pronti a partire, ha ricordato, per esempio, come tre cantieri importanti dell’Anas (Pedemontana a Vignola, tangenziale di Nonantola e quarto stralcio della Modena – Sassuolo) siano stati trasferiti alla Provincia senza, per ora, le relative risorse, ben 67 milioni di euro: “Noi stiamo partendo con gli interventi anticipando le spese – ha annunciato Pagani – ma è chiaro che se l’Anas non ci corrisponde man mano le quote relative all’avanzamento dei lavori i cantieri sono destinati a fermarsi. Per la Modena – Sassuolo, comunque, l’intervento diretto della Provincia con lo svincolo di immissione sulla Pedemontana permetterà di aprire al traffico il tratto a quattro corsie Casinalbo – Fiorano entro l’estate”.

Nel corso del convegno sono stati illustrati anche il Piano delle piste ciclabili provinciali e il Piano per la sicurezza stradale realizzato sulla base della strategia di intervento integrato tra diversi settori: prevenzione, infrastrutture, controlli, educazione, soccorso.

Facendo il punto sulle risorse, il presidente Sabattini ha ricordato anche la quarantina di interventi realizzati grazie all’addizionale sull’energia elettrica a uso produttivo applicata dalla Provincia dal 2002 a oggi: oltre 26 milioni di euro utilizzati esclusivamente per investimenti sulle infrastrutture.

Proprio il tema delle risorse è stato al centro del dibattito attorno al progetto della Cispadana, mentre il presidente Sabattini ha posto anche la questione del rapporto con la Soprintendenza rispetto alla realizzazione delle opere: “In questa provincia, come nel resto del Paese, centinaia di milioni di euro di investimenti rimangono bloccati perché manca un timbro. Non sono per la “mano libera”, ma dobbiamo trovare il modo di evitare la paralisi”.

Galiano Di Marco, direttore di esercizio di Autostrade spa, infatti, aveva indicato proprio nei problemi posti dalla Soprintendenza le ragioni del blocco del progetto del collegamento tra la tangenziale di Modena e il casello autostradale di Modena Sud, la cosiddetta complanarina. Sempre Di Marco ha confermato che i lavori della quarta corsia dell’A1 termineranno entro giugno del 2006, mentre il progetto della tangenziale di San Cesario si sta rivedendo con la nuova amministrazione comunale con l’obiettivo “di realizzarlo nel più breve tempo possibile”.